I cittadini che per motivi di lavoro, studio o cure mediche si trovano all’estero per un periodo di almeno tre mesi nel quale ricade la data di svolgimento della consultazione elettorale, e cioè il 4 dicembre, nonché i familiari con loro conviventi, potranno votare per corrispondenza. Ma per organizzarsi il tempo stringe. L’allarme è stato lanciato dalla lista Tsipras, schieratissima per il No, che sul proprio sito (listatsipras.eu) ha pubblicato tutte le indicazioni e il modulo da scaricare.

La richiesta può essere inviata per posta, per fax, posta elettronica anche non certificata, oppure fatta pervenire a mano al comune di residenza anche da persona diversa dall’interessato (su indicepa.gov.it sono reperibili gli indirizzi di posta elettronica certificata dei comuni italiani). Ma, attenzione, la comunicazione va trasmessa entro 10 giorni dal decreto del consiglio dei ministri che indice il referendum. La dichiarazione di opzione, redatta su carta libera e corredata di copia di documento d’identità valido dell’elettore, deve contenere l’indirizzo postale estero cui va inviato il plico elettorale, l’indicazione dell’ufficio consolare (Consolato o Ambasciata) competente per territorio e una dichiarazione attestante il possesso dei requisiti per l’ammissione al voto per corrispondenza: e cioè che si è all’estero per lavoro, studio o cure mediche per un periodo di almeno tre mesi nel quale ricade la data di svolgimento della consultazione elettorale; oppure che si è familiare convivente di un cittadino che si trova in queste condizioni.