«Dobbiamo partire dalle scuole, dai licei. Ciascuno si faccia il suo elenco» per convincere gli italiani sul “Sì” al referendum, ha detto Matteo Renzi il 2 ottobre scorso alla scuola di formazione del Partito Democratico. «I ragazzi vengono avvicinati spesso da persone che spiegano che ci sarà una deriva autoritaria». È la vecchia storia di «non accettare le caramelle dagli sconosciuti». Oggi gli sconosciuti sono i sostenitori del «No». Detto, fatto. È successo ieri a Pescara, fuori e non nelle scuole dove l’evangelizzazione renziana si è fermata davanti ai cancelli.

L’ufficio scolastico regionale dell’Abruzzo ha inviato nei giorni scorsi una lettera ai dirigenti scolastici della provincia di Pescara per invitare docenti e studenti al cinema Circus dove ieri il presidente del Consiglio è stato intervistato da Luca Sofri nella giornata di inaugurazione del festival delle letterature dell’Adriatico. In cambio ai partecipanti è stato promesso un attestato di partecipazione che attesta i crediti per gli impegni in orario extracurriculare.

La lettera è stata denunciata dal Collettivo studentesco Pescara e, in piena campagna elettorale per il referendum costituzionale del 4 dicembre, è diventata un caso politico. Sinistra Italiana ha presentato un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Istruzione Giannini: «Una scelta inqualificabile e un’ingerenza in campagna elettorale» per il deputato Gianni Melilla (Si). Il capogruppo Cinque Stelle in commissione Cultura alla Camera Gianluca Vacca parla di «precettazione». «Non sappiamo se sia più grave l’ipotesi per cui il ministro non fosse a conoscenza della missiva o se informati abbiano lasciato correre» ha scritto Vacca in un’altra interrogazione.

Il dirigente dell’Usr di Pescara, Ernesto Pellecchia, sostiene di non ricordare di avere firmato il documento e ritiene che si sia trattato di una «svista». E ha confermato che non ci sono le condizioni per promettere crediti in cambio di una partecipazione a un simile incontro. La circolare (pubblicata online da alcuni istituti) si sarà firmata da sé, sarà stata pubblicata per sbaglio.

Pasticcio, o precettazione, ieri sera un migliaio di sostenitori del «No» – studenti, Rifondazione, M5S, associazioni – hanno manifestato a Pescara. La circolare non è servita a procurare il pubblico delle grandi occasioni a Renzi. Lo spettacolo era fuori.