«Dopo due anni dall’ultima ipotesi di taglio, il Progetto Erasmus rischia di nuovo di scomparire». Questa è la denuncia degli studenti della Rete della Conoscenza e di Link secondo i quali la «previsione di bilancio europeo 2015 prevede oltre un miliardo di tagli alla voce “Ricerca ed Innovazione” e renderà impossibile la programmazione di Progetti Erasmus futuri e addirittura anche le fatture emesse dalle Università per i progetti già avviati».

Per questa ragione il portavoce nazionale del coordinamento universitario Link Alberto Campailla chiede ai neo-europarlamentari italiani, alle forze politiche e al Governo di intervenire in tutte le sedi istituzionali europee per affermare la necessità «di salvaguardare il Progetto Erasmus e la mobilità delle studentesse e degli studenti in tutta Europa». «Crediamo sia fondamentale rafforzare lo scambio tra atenei italiani e stranieri – aggiunge Campailla – e siamo convinti che progetti come l’Erasmus, che da 25 anni fa viaggiare con successo da un Paese all’altro gli studenti di 33 nazioni, abbiano costituito in questi anni un’opportunità per allargare la propria conoscenza oltre i confini nazionali e per poter arricchire il proprio percorso formativo».

La «generazione Erasmus» invocata dal presidente del Consiglio Matteo Renzi nel suo discorso di inaugurazione del semestre italiano a guida del Consiglio Europeo è dunque a rischio. «Renzi dimostri di non aver utilizzato l’Erasmus come spot nei confronti dei giovani del nostro paese – aggiungono gli studenti – e, anche in qualità di presidente pro tempore del Consiglio Europeo si impegni a fermare questa scellerata manovra aumentando il fondo Erasmus nei vari paesi europei».

Un appello viene poi rivolto alla ministra dell’istruzione e dell’università Stefania Giannini: «Ha detto di volere rendere obbligatorio il progetto Erasmus nella formazione e quindi nel percorso didattico di uno studente». Il problema è che potrebbero mancare le risorse: «Senza una adeguata garanzia e sostenibilità economica questa dichiarazione potrebbe dimostrarsi l’ennesimo annuncio propagandistico ancor di più in questo quadro di completo disinvestimento del Progetto Erasmus. Se non verranno fatte modifiche sostanziali al bilancio preventivo, verrà meno una grande possibilità per gli studenti europei».