Chiusura della campagna elettorale a casa, nella sua città, per Matteo Renzi che, a sorpresa, diserta le piazze difficili delle regioni in bilico (Liguria e Campania) e corre misteriosamente in sostegno del governatore toscano Enrico Rossi, ricandidato e trasformato in pochi mesi dal suo avversario temibile (era della sinistra bersaniana ed anche fra i più promettenti) in un alleato formidabile («Ha governato bene la Toscana e lo farà ancora», lo ha elogiato). La cui vittoria però è ultracerta. Domani, venerdì 29 maggio i due saranno insieme la sera (alle 21) sul palco del Teatro Puccini. Si prevede già l’evento e il pienone.

Prima, nel pomeriggio dello stesso venerdì il presidente del consiglio, sempre nella sua giacca di segretario del partito democratico sarà ad Ancona a sostenere il candidato del suo partito Luca Ceriscioli al Teatro delle Muse. Già si annuncia la contestazione del centro sociale Asilo Politico edel Collettivo Studenti Ancona che se la prendono con la cosiddetta ’buona scuola’ e con il jobs act’.

Infine contestazione dell’instancabile tour elettorale del presidente del consiglio da parte di Sel dopo la notizia della sua presenza anche a Trento, nella giornata di sabato. «Mi auguro che il premier, che già occupa spazi media a più non posso, non voglia offrire la sua ’comparsata’ al festival dell’economia di Trento nel giorno del silenzio elettorale, cosa che sarebbe molto grave», dice il coordinatore nazionale di Sel.