Un occhio al campo, l’altro al mercato. La Serie A torna per l’ultima partita del girone d’andata con gli anticipi Empoli – Palermo (ore 18) e Napoli – Sampdoria (20.45) ma l’attenzione, come sempre avviene nella finestra invernale per acquisti e cessioni, corre alle voci che rimbalzano da radio trattative. E non è uno straordinario avvio di annata per la Juventus, ancora prima di riallacciare gli scarpini (domani allo Stadium contro il Bologna) dopo la sconfitta ai rigori nella finale di Supercoppa Italiana con il Milan a Doha: ora è alta la tensione intorno a Paulo Dybala, sotto contratto con i bianconeri sino al 2020, tratta il rinnovo ma è nelle mire del Real Madrid. Anzi, dalla Spagna rimbalzano le voci che la Joya – il soprannome del numero 21 juventino – sarebbe più che felice di approdare ai Galacticos, con un ingaggio decisamente regale, circa il doppio dei sette milioni di euro annui che la Juve vorrebbe accreditargli per i prossimi anni.

L’affare, per portata economica e per i tempi per la Juventus di attivarsi per un sostituto all’altezza di Dybala, potrebbe concretizzarsi la prossima estate. Ma tanto basta a scuotere l’ambiente bianconero che deve registrare anche il malumore di Evra, poco utilizzato, rientrato negli interessi del Manchester United – e sarebbe un ritorno a casa – e West Ham.

Intanto è il Napoli contro la Samp a mostrarsi per primo dopo le festa natalizie. Per Sarri c’è il nuovo arrivo Pavoletti ma non Koulibaly e Ghoulam (partiti con Senegal e Algeria per i ritiri pre Coppa d’Africa, da metà gennaio sino al 5 febbraio), due pezzi della linea difensiva titolare. Per gli azzurri, che sul mercato hanno ancora Gabbiadini, il rischio è spedire la mente alla doppia sfida con il Real Madrid, ottavi di finale di Champions League, con biglietti già esauriti per la partita di ritorno al San Paolo. Un’eventuale successo metterebbe pressione sulla Roma, impegnata domani a Marassi – ore 15 – con il Genoa, che in casa ha battuto la Juve e pareggiato con il Napoli. Anche Spalletti in realtà cerca confronto dal mercato: da un vice Salah (in Coppa d’Africa) che sappia anche giocare da centravanti (l’ex madridista Jesé, ora al Psg, ha rifiutato i giallorossi, preferirebbe il Las Palmas, piccolo club delle Canarie nella Liga) a un nuovo difensore centrale (Vermaelen di nuovo infortunato).

In casa Milan (in casa contro il Cagliari) Montella esibisce la Supercoppa italiana ma legge per ora di closing per la cessione della società, delle caparre da 100 milioni di euro pagate dai cinesi, in attesa di trovare gli altri soldi per chiudere l’affare. Di nuovi calciatori non se ne parla, anzi si moltiplicano le voci su Donnarumma in direzione Torino, erede di Buffon alla Juventus. Il regista dell’operazione sarebbe Mino Raiola, procuratore del baby portiere, che dopo il 18esimo anno potrà siglare il primo contratto da professionista.

Poi c’è l’Inter (domani a Udine), che progetta il rientro nel gruppetto delle candidate a un posto in Champions League (meno sei lunghezze dalla Roma seconda in classifica, meno cinque dal Napoli terzo) mentre il tecnico Pioli, dopo lo scambio di auguri in Cina con la proprietà nerazzurra ora dice di aspettarsi un regalo di mercato. E dovrebbe essere Gagliardini, mediano di qualità e quantità dall’Atalanta, affare già confezionato che attende di essere vagliato e sottoscritto dai cinesi. Ma lo spogliatoio nerazzurro in questo momento sembra un parcheggio, chi entra e chi esce, come Jovetic, in lista di sbarco, come Santon, forse Eder, di sicuro Ranocchia, se spunta fuori un compratore. Mentre Felipe Melo, un regalo della gestione Mancini, si è piazzato al Palmeiras.