Strootman, Lapadula, Mandzukic. La terna di nomi della 15esima giornata di campionato. Una di quelle che potrebbe scrivere la sceneggiatura del torneo, con la Juventus che ridimensiona l’Atalanta, la Roma che vince il derby e il Milan che supera in volata un pur combattivo Crotone. La stessa giornata che ha rilanciato le ambizioni del Napoli e anche certificato la stagione nera dell’Inter, anarchica e incompleta tra passaggi di proprietà e turnover di allenatori, destinata a un cammino di slanci e sofferenze, probabilmente senza riuscire a rientrare nel giro Coppe.

Il clou del weekend è stato all’Olimpico, con un derby – come spesso accade – avaro di contenuti tecnici, con spazio a grinta e paura di non prenderle. Sino all’acuto dell’olandese che sfruttava un’incredibile errore del difensore laziale Wallace (tentato dribbling da ultimo uomo al limite dell’area), cucchiaio in area, primo gol in un derby e nel campionato. Vantaggio romanista, poi bis di Nainggolan, tre punti per Spalletti e battuta d’arresto pesante per la Lazio di Simone Inzaghi. Ed è stata una giornata fortunata per Strootman anche per il giallo – quindi non ci sarà prova tv, che lo avrebbe tenuto lontano dai prati per un po’ – ricevuto nella zuffa successiva alla sua rete, da lui stesso provocata per uno spruzzo d’acqua in direzione del laziale Cataldi (espulso) che lo strattonava, con simulazione dello stesso centrocampista, lanciatosi in terra come colpito da un meteorite.

Così la Roma, senza convincere ma con un’inconsueta concretezza, si lancia con il Milan alle spalle della Juventus, con il Napoli un attimo in ritardo ma che potrebbe a breve ricongiungersi per la lotta ai posti utili per la Champions League. Juventus, Milan, Roma, Napoli, lo stesso elenco è presente nell’inchiesta Football Leaks, milioni di file che rischiano di capovolgere il mondo del pallone, tra affari off-shore e ardimentose operazioni finanziarie. La stessa inchiesta annunciata sul sito de L’Espresso che chiama in causa altri pezzi da novanta, da Cristiano Ronaldo a José Mourinho. Un big bang che non tarderà a produrre novità nelle prossime settimane. Tornando alla A, mentre romanisti e laziali finivano il riscaldamento, il Milan vinceva quasi al 90’ sul Crotone con rete di Gianluca Lapadula, il terzo in poche giornata per l’ex attaccante del Pescara, una nuova storia del pallone italiano.

Da talento incompreso a goleador di Serie B con il Pescara, poi attore protagonista del mercato estivo, Napoli a un passo, poi Milan, sino all’avvio stentato anche per gli infortuni e poi la ribalta nella creatura di nuovo conio griffato Montella, con spazio ai giovani e alla qualità. E alla rabbia agonistica dello stesso Lapadula, che ha sfilato ormai il centro dell’attacco al colombiano Bacca.

Ora per i rossoneri  c’è lo scontro diretto all’Olimpico con la Roma (lunedì 12 dicembre) in palio la scia alla Juventus. Mica male, in attesa del closing per la cessione della società, che assume sempre più le fattezze di un Godot made in China. Intanto i bianconeri rapidamente, come avvenuto sistematicamente negli ultimi cinque anni, si sono messi alle spalle la batosta di Marassi con il Genoa allo Stadium con l’Atalanta di Gasperini, sinora la rivelazione del torneo. Quasi eccessiva la differenza di esperienza, peso, qualità tra le squadre, per i bianconeri per ora il Mister 90 milioni di euro è Mandzukic, con Higuain fuori ruolo, poche reti e soprattutto la sensazione di una chimica non ancora adeguata con il resto dei compagni. Intanto Allegri incassa e si rilassa con l’impegno in Champions League contro la Dinamo Zagabria, juventini già qualificati per gli ottavi di finale della competizione.

Anche perché nel prossimo weekend c’è il derby della Mole, c’è il Torino di Mihajlovic e del Gallo Belotti, con i granata forse per la prima volta dopo anni in grado di giocarsi la sfida ad armi quasi pari. Un successo bianconero potrebbe dare una sterzata al torneo, che regala anche la trasferta del Napoli a Cagliari. Ma prima c’è il passaggio a Lisbona, la sfida con il Benfica che vale il passaggio agli ottavi di finale di Champions League, per i partenopei due risultati su tre e – in caso di salto alla fase a eliminazione diretta della Coppa – l’accesso a un tesoretto da milioni di euro.