La Procura di Milano ha nuovamente iscritto Silvio Berlusconi nel registro degli indagati, con l’accusa di corruzione in atti giudiziari. Il leader di Forza Italia avrebbe dato denaro in contanti fino a due mesi fa a quattro ragazze ospiti delle «cene eleganti» ad Arcore, attraverso il ragioniere Giuseppe Spinelli. Un nuovo filone di indagini che gli inquirenti puntano a riunire con il «Ruby ter» nel quale l’ex premier rischia già domani il rinvio a giudizio. Il nuovo fascicolo nasce da approfondimenti investigativi nell’ambito dell’inchiesta, sempre coordinata dai pm Tiziana Siciliano e Luca Gaglio, per una presunta tentata estorsione nei confronti dello stesso Berlusconi.

 

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Gli inquirenti di recente avrebbero ascoltato a verbale Spinelli a proposito dei sospetti pagamenti «cash» che sarebbero andati avanti fino allo scorso novembre. A breve potrebbe arrivare l’avviso di chiusura indagini di questo nuovo filone perché gli inquirenti vorrebbero riuscire a riunirlo a quello principale nel quale l’ex Cavaliere è accusato di aver comprato il silenzio o la reticenza delle ragazze-testimoni, Ruby compresa, con un totale di circa 10 milioni di euro (circa 7 milioni alla sola Karima El Mahroug). Versamenti che il leader di Forza Italia, assolto quasi due anni fa in via definitiva dalle accuse di concussione e prostituzione minorile, ha sempre qualificato, invece, come «generosità» nei confronti di ragazze che hanno avuto la vita «rovinata» dal clamore dei processi.