È stato arrestato nella mattinata di venerdì Roberto Ruffini, 28 anni, responsabile di Casapound San Benedetto del Tronto. Pesantissima l’accusa formalizzata dal gip del tribunale di Ascoli nei suoi confronti: lesioni continuate gravi aggravate da futili motivi e minorata difesa delle vittime. Ruffini, pugile professionista nella categoria dei pesi superleggeri, è finito nei guai per due episodi avvenuti tra febbraio e marzo nelle vie del centro cittadino, per un totale di sei persone (due delle quali, ragazze) finite al pronto soccorso con prognosi più o meno gravi. Il primo episodio è avvenuto nella notte tra venerdì 7 e sabato 8 febbraio: uscendo da un locale, Ruffini e un gruppetto di giovani stavano importunando una ragazza all’uscita di un locale. Lei si è divincolata, facendo arrivare anche uno schiaffo all’aggressore che, per tutta risposta, l’ha scaraventata a terra con un pugno, continuando poi a colpirla con dei calci. Non pago, Ruffini avrebbe poi riversato la sua ira anche sul fidanzato e sugli amici della ragazza. Pochi minuti dopo, a qualche decina di metri di distanza, davanti a un altro locale, il pugile e i suoi avrebbero scatenato una nuova rissa a colpi di bottigliate, ferendo tre persone. A quanto si apprende, a causa dei colpi subiti durante questo episodio, una ragazza ne sarebbe uscita con delle lesioni permanenti a un orecchio.

I responsabili delle due risse, però, sono dei volti noti in città e gli aggrediti non hanno fatto molta fatica a denunciare gli episodi con dovizia di particolari. Nei giorni successivi a questi fatti, la città si è mobilitata: prima i partiti del centrosinistra hanno stilato un comunicato congiunto nel quale si individuava la chiara «matrice neofascista» delle aggressioni, poi il consiglio comunale ha votato all’unanimità un’ordine del giorno di condanna delle violenze.

La notte del 2 marzo, poi, Ruffini si sarebbe reso responsabile di un altro atto violento, aggredendo un incolpevole 50enne all’uscita di un bar nei pressi del porto. «Adesso mi faccio due palleggi con questo» avrebbe detto il ragazzo prima di scaraventare l’uomo a terra e colpirlo al volto fino a fargli perdere i sensi. La vittima, in questo caso, ha riportato un grave trauma cranico per il quale si è reso necessario un intervento chirurgico all’ospedale Torrette di Ancona, con prognosi di 90 giorni.

Dopo l’arresto di Ruffini, il sindaco di San Benedetto Giovanni Gaspari (Pd) ha deciso di intervenire, chiedendo la chiusura della sede locale di Casapound, un appartamento in via Montebello, a due passi dal corso principale della città rivierasca: «Voglio vedere – ha dichiarato – se i proprietari della loro sede sono davvero democratici, come questa città ha dimostrato di essere in più occasioni. Non possiamo tollerare episodi del genere». La proprietà è della Fondazione Alleanza Nazionale, che, oltre a Casapound, ospita nei suoi locali anche le riunioni di Forza Italia, dei socialisti e del sindacato Ugl.