Da diverse stagioni, la Tenuta dello Scompiglio, sulle colline di Vorno, vicino Lucca, è un punto di riferimento per artisti contemporanei, pratiche performative, sperimentazioni curiose. L’anno scorso l’Associazione Culturale dello Scompiglio, diretta da Cecilia Bertoni, ha indetto un bando internazionale e commissionato opere ad artisti in ogni declinazione e ibridazione delle arti (visive, sceniche, musicali, etc.), sull’individualità in relazione e/o in conflitto con il genere e più specificamente con l’assenza di causalità e coincidenza tra il sesso biologico, il genere (mascolinità–femminilità) e l’orientamento sessuale. Un tentativo di instaurare il senso del dubbio, di rinunciare alla sicurezza dell’appartenenza e di agevolare il movimento tra le diverse tonalità e i diversi cromatismi. Quest’anno il programma della rassegna tiene conto di quelle risultanze, titolo Assemblaggi Provvisori, nel segno della diversità che deriva dall’intuito di comporre una panoramica trasversale e in continuo movimento delle diverse pratiche contemporanee in un’ottica di continua interazione, commistione e responsabilità. Esso si declina nelle arti visive, nel teatro, nelle performance, nella danza e in tutte le forme di movimento, nella musica, nell’Accademia Dello Scompiglio e nelle attività per bambini e si dilata fino ad arrivare all’Azienda Agricola e alla Cucina. La prima domanda che si pone circa un nascituro è: «maschio o femmina?». Da quel preciso momento il nuovo io viene rivestito, omologato e incapsulato nelle costruzioni e negli stereotipi socio-culturali del genere maschile o femminile, come se questa dicotomia fosse un fatto «naturale», come se fra i due ci fosse un muro o un’incompatibilità intrinseca. In che modo le convenzioni, le costruzioni sociali e culturali, interferiscono con l’identità? In che modo possiamo scompigliare gli stereotipi come se fossero oggetti di scena, parti di un gioco in continua trasformazione o creare linguaggi che trascendano la dicotomia maschile/femminile e l’atto stesso della rappresentazione? La prima parte della rassegna si sviluppa da marzo a luglio 2016, nell’arco di dodici fine settimana, con due produzioni della Compagnia Dello Scompiglio, una delle quali, «round midnight», una performance sulle aspettative e le consuetudini connesse all’identità di genere e il desiderio che ci potrebbe portare oltre la dicotomia, ideata da Cecilia Bertoni, anche regista, in collaborazione con Carl G. Beukman, è presentata in prima; tre appuntamenti musicali curati da Antonio Caggiano, direttore artistico per l’attività musicale dell’Associazione Culturale Dello Scompiglio; una rassegna di performance intitolata «Sui Generis» a cura di Eugenio Viola (critico d’arte e Curator at Large del Madre di Napoli) e Angel Moya Garcia (co-direttore per le arti visive dell’Associazione Culturale Dello Scompiglio), che indaga, attraverso undici appuntamenti, la complessità concettuale legata al genere, proponendo il lavoro di artisti, la cui pratica, legata al corpo e alla performatività, presenta prospettive di ricerca eterogenee; un ciclo di incontri a cura di Luca Greco, docente di Sociolinguistica all’Université Sorbonne Nouvelle – Paris III; nove progetti tra quelli vincitori del Bando; tre spettacoli di teatro ragazzi.
Si parte oggi e domani con Harlekin, la maschera per eccellenza della commedia dell’arte, da Karlheinz Stockausen elaborata in forma di assolo per clarinettista mimo danzatore, un racconto che ha per tema la genesi e l’evoluzione del personaggio e della stessa melodia che lo anima, straordinaria protagonista Roberta Gottardi, mentre il 20 marzo, proposto da Fondazione sipario toscana, arriva Io femmina, e tu?, breviario comico poetico sugli stereotipi di genere, scritto da Fabrizio Cassanelli, un ring colorato fra guantoni, sgabelli e asciugamani, su cui si muovono Federico Raffaelli e Laura Rossi, diretti dalle istruzioni e dalle tattiche di Letizia Pardi e Francesca Pompeo. In questi due giorni, 12 e 13 di marzo, Table of Contents #1, installazione interattiva di Rebecca Agnes, sull’importanza delle parole nella definizione della realtà e della identità, fino al 12 giugno e Trittico della giovinezza angelica in cui Luigi Presicce ricostruisce tre studi sull’adolescenza, momento della vita in cui l’uomo e la donna non sono ancora definiti, né dalle forme né dalle intenzioni; Atteggiandomi a gran signora – Bellissima di Ruben Montini, una lezione di danza classica in cui il performer impara a eseguire una serie di movimenti estremamente femminili sulle note di una canzone iconica della musica leggera italiana, eseguita dal vivo, come fosse l’aria di un’opera lirica, da un baritono, entrambi per la rassegna Sui Generis. Le prime conferenze su «I linguaggi del genere: corpo, disabilità, parola» con interventi di Luca Greco; Egon Botteghi, militante e studioso queer animalista; Giulia Garofalo Geymonat, University of Lund., discussant: Carmen Dell’Aversano, Università di Pisa, Cirque – Centro Interuniversitario di Ricerca Queer. Seguono in aprile i tre progetti vincitori del bando Assemblaggi Provvisori: Painkillers di Mamoru Iriguchi che esplora il dolore fisico, l’obesità e l’immagine corporea attraverso una serie di trucchi; Aftermath di e con Titta Cosetta Raccagni e Barbara Stimoli che indagano la fluidità della sessualità e l’oscillazione del desiderio; MDLSX dei Motus, scandaloso coming out teatrale di Silvia Calderoni, «inno lisergico e solitario alla libertà di divenire», per la regia di Enrico Casagrande e Daniela Nicolò. E ancora il viaggio fra teatro e natura imbastito da Sista Bramini e rivolto ai più piccoli, liberi di fare la lotta, arrampicarsi, giocare a carte e mille altre cose (24 aprile); la performance Equator ideata e interpretata da Tanya Khabarova e Yael Karavan (7-8 maggio); le due creazioni di Cecilia Bertoni e Carl Beukman per la Compagnia dello Scompiglio, Round midnight, gioco di riflessi, maschio/femmina, rosa/azzurro, fragilità/forza, purezza/coraggio, e Nannerel, sorella di Mozart, ispirato al gioco dei dadi che Amadeus usava per improvvisare (20-22 maggio).
Info 0583 971438, www.delloscompiglio.org