Raggiunto un accordo di cessate il fuoco nel campo profughi palestinese di Ain el Hilwe (Sidone), dove tra mercoledì e ieri quattro persone sono rimaste uccise in nuovi scontri tra islamisti e forze dell’Olp. L’Unrwa (Onu) che assiste i profughi palestinesi, ha condannato con forza la violenza armata.

È la quarta volta in un mese che l’Unrwa è costretta a sospendere i propri servizi. «Rivolgiamo ancora una volta un appello a tutte le parti coinvolte a rispettare lo stato di diritto, la sacralità della vita umana e a garantire la protezione dei rifugiati palestinesi, in particolare dei bambini», ha esortato l’Unrwa. Ain el Hilwe è il più grande dei campi profughi palestinesi e da tempo è teatro di violenti scontri tra formazioni jihadiste vicine ad an Nusra e l’Isis che lo hanno occupato in parte e la milizia di sicurezza dell’Olp, guidata da Fatah.

Il quadro è peggiorato negli ultimi mesi e questo dà motivi alle autorità libanesi per avviare la costruzione di un muro di cemento armato, alto alcuni metri, intorno al campo profughi che ora appare come una grande prigione.