SINDACATO: TRA LE SETTE PIAZZE, MILANO, ROMA E BARI CON I SEGRETARI

«Sette grandi manifestazioni per dire l’ennesimo no a una riforma che vuole tutto meno che una buona scuola». Contro il ddl di riforma della scuola si scende in piazza oggi a Aosta (ore 9,30 da Piazza Cavour), Bari (ore 9 Piazza Castello), Cagliari (ore 9,30 Giovanni XXIII), Catania (ore 9 Piazza Europa), Milano (ore 9,30 Piazza della Repubblica), Palermo (ore 9 Piazza Marina), Roma (ore 9,30 Piazza della Repubblica). Nelle sette piazze confluiranno le delegazioni provenienti da tutte le regioni d’Italia e sui palchi allestiti per la fine delle manifestazioni saliranno i rappresentanti dei cinque sindacati più rappresentativi del comparto, per la prima volta di nuovo insieme sul tema dopo sette lunghi anni. Nelle piazze di Bari, Milano e Roma, però, ci saranno anche i tre segretari generali dei sindacati: Domenico Pantaleo (Flc Cgil) e Massimo Di Menna (Uil) nella capitale, Francesco Scrima (Cisl) e Marco Paolo Nigi (Snals Confsal) a Milano, e Rino Di Meglio (Gilda) a Bari.

SONDAGGIO: TECNICASCUOLA: A SCIOPERO PREVISTO IL 90% DI ADESIONE

Una adesione allo sciopero di oggi che arriva al 90%. È quanto rilevato dal portale www.tecnicadellascuola.it che ha lanciato un sondaggio per conoscere i motivi di adesione alla protesta di oggi contro il ddl sulla «buona scuola» a cui hanno risposto 2.000 persone.
che hanno risposto al sondaggio proposto sul , il 90% delle 2.000 persone che hanno risposto aderirà allo sciopero. «Si è arrivati allo sciopero di oggi perché i docenti sono esasperati dall’essere ignorati dal governo e dal ministro dell’Istruzione – afferma il direttore del portale, Daniela Girgenti – Il loro ruolo di grande responsabilità nei confronto della nazione non viene riconosciuto né sotto il profilo economico né sociale». Secondo il rilevamento, i motivi della protesta scelti tra le quattro possibilità proposte sono: per il 33,1%, «Il ddl non risolve i veri problemi»; per il 28,2%, «troppo potere ai dirigenti scolastici»; per il 14,6%, «no alla chiamata diretta»; e per il 13,5%, «le assunzioni escludono molti precari». Un risultato, si legge sul sito, che «conferma la linea di tendenza che emerge dalle centinaia di mail che la nostra redazione la ricevuto in queste settimane e dai commenti ai nostri articoli pubblicati sulla pagina Facebook».

ADESIONI: ALLO SCIOPERO IL SOSTEGNO DI FP CGIL E FIOM LOMBARDIA

«Aderiamo con convinzione perché siamo per la partecipazione e contro l’uomo solo al comando, tratto, quest’ultimo, che registriamo nel percorso del ddl di “non” riforma della Pubblica amministrazione così come nel provvedimento impropriamente definito “la buona scuola”». Così spiega in una nota il segretario generale della Fp Cgil, Rossana Dettori aggiungendo che il sostegno sarà espresso «nelle tante manifestazioni in programma». A Milano invece stamattina sarà in piazza anche una delegazione della Fiom-Cgil della Lombardia, come annunciato ieri dal segretario generale della Fiom regionale Mirco Rota.

DIRITTI: IL SOSTEGNO DELL’ARCIGAY CONTRO LE DISCRIMINAZIONI

Anche l’Arcigay aderisce allo sciopero di oggi perché, spiega il presidente Flavio Romani, la riforma va fatta ma per «intervenire con urgenza su tutti i fattori che determinano una disparità di istruzione», compreso il fenomeno dell’abbandono scolastico dovuto ad un ambiente xenofobo o omotransfobico. «Proprio per questo nelle scorse settimane le associazioni lgbt hanno promosso una petizione online su Change.org che ha già raccolto più di 23.000 firme, tra cui quelle di importanti esperti del settore e di sindaci come Luigi De Magistris e Giuliano Pisapia e che chiede al premier interventi incisivi di contrasto al bullismo omotransfobico».

STUDENTI: CON I MOVIMENTI IN CORTEO

Action, Act, Adi Roma, Arci Roma, Da Sud, Fiom Roma E Lazio, Link Roma, Spintime, Uds Roma manifesteranno oggi a Roma insieme al popolo della scuola contro la riforma Renzi: «Insieme ai docenti ci saranno operai, partite iva, precari di ogni settore, pensionati ed immigrati». Uds e Rete della conoscenza saranno anche nelle piazze di Milano e Bari. Anche Udu e la rete degli studenti medi sfileranno per dire «No» all’eufemismo «Buona Scuola».