«Presenterò una risoluzione perché il governo garantisca in ogni sede, anche europea, il rispetto dei diritti civili e sociali previsti nella Costituzione italiana. Diritto di famiglia, tutela della salute pubblica, e così via. Nulla di più. Non credo che il governo possa dare parere contrario, a meno che non voglia opporsi alla Costituzione». Risponde così al manifesto il vicepresidente del Senato Roberto Calderoli mentre si prepara allo sgambetto al governo architettato per questa mattina, quando chiederà di mettere ai voti il testo, con scrutinio segreto, dopo le comunicazioni del premier Renzi a Palazzo Madama relative alla riunione del Consiglio europeo prevista per domani e dopodomani a Bruxelles. La risoluzione del leghista Calderoli, che è un fine conoscitore del regolamento parlamentare, si aggancerà al tema dell’ebola, in agenda a Bruxelles, tirando in ballo trattamenti sanitari obbligatori per coloro che arrivano da zone a rischio. E, trattandosi di questione eticamente sensibile, basta trovare venti senatori che ne facciano richiesta, per ottenere il voto segreto. E sperare poi nei mal di pancia di Ncd per mandare sotto il governo, che conta al Senato su un margine molto esiguo.