È arrivato con il treno in corsa e quando si dubitava che la decima edizione del Roma Fiction Fest potesse andare effettivamente in porto. E inve ce il regista Giuseppe Piccioni, neo direttore artistico e il suo gruppo di collaboratori sono riusciti a far partire questa vetrina romana dedicata al mondo seriale ormai sempre più vicino – per investimenti e gradimento di pubblico – a quello dell’immaginario cinematografico. «Non vi sembri strano – ha confessato il regista di Questi giorni alla presentazione della cinque giorni capitolina (dal 7 all’11 dicembre allo Space Moderno) – io sono un frequentatore di serie. Alcune per me sono state un’epifania, come nel caso di un classico del calibro di Six Feet Under o il recente The Night Of. Con le serie è come se tornassimo alle ambizioni dei grandi romanzi: qualcosa che racconta in maniera estesa, il mondo in cui viviamo ».

Roma fiction fest – tutti gli eventi gratuiti – si ripropone come vetrina della fiction, con dieci titoli in concorso dall’Australia agli Usa, passando per i paesi nordici, sottoposti a una giuria guidata dal premio oscar Richard Dreyfuss. Fuori concorso è invece l’apertura affidata mercoledì al film tv In arte Nino, sulla figura di Nino Manfredi nei cui panni si è calato Elio Germano, e ancora Amore pensaci tu e Immaturi la serie derivata dai due film, a testimonianza – come sottolinea Piera Detassis, presidente della Fondazione Cinema per Roma sotto il cui ombrello trova ospitalità RFF: «di come lo scambio cinema e tv sia fervido di proposte».

L’evento dell’edizione 2016 è When We Rise, miniserie firmata dal premio Oscar Dustin Lance Black e Gus Van Sant, dove vengono rievocate le origini delle lotte per la conquista dei diritti civili della comunità LGBT. E infine, un omaggio alla show runner Shonda Rhimes e al suo tocco seriale di grande successo.