Quattro anni dopo, il fantasma del 15M è tornato protagonista, innervosendola politica spagnola. Il 15 maggio di quattro anni fa, iniziava un movimento politico dal basso che sorprese tutti gli osservatori per la sua forza, credibilità e spontaneità. Poche settimane dopo, allora come oggi, si votava in Spagna per elezioni amministrative molto importanti perché il partito al governo (allora erano i socialisti) era destinato a perdere strepitosamente.

Ma oggi, al contrario di allora, i semi piantati da quel movimento potrebbero iniziare a dare qualche timido frutto anche nella politica istituzionale. Innanzitutto a Barcellona, dove la candidata Ada Colau, diretta espressione di un modo di fare e vivere la politica nato dalle ceneri del 15M, potrebbe diventare sindaco. Barcellona è anche la città dove la Cup, espressione diretta di un movimentismo di stampo indipendentista, e i cui meccanismi di funzionamento politico ricalcano quelli del 15M, siede nel parlamento e riceverà molti voti anche in queste elezioni (per quanto in città abbiano deciso di correre separatamente da Colau con un’altra candidata, María José Lecha).

A Barcellona proprio ieri si è tenuto un atto della campagna elettorale di Colau in cui sono intervenuti anche Alberto Garzón, della nuova Izquierda Unida, che crede nelle convergenze strategiche e programmatiche per battere il disegno politico neoliberale e le politiche di austerità, l’eurodeputata tedesca Ska Keller, dei verdi europei, in cui milita anche Ernest Urtasun, del partito Iniciativa Catalunya Verds, Marisa Matias, del Bloco de Esquerra portoghese e Stavros Karagkounis della greca Syriza.

L’unione delle sinistre mediterranee, insomma, per celebrare l’anniversario del 15M con il nome di «Vinciamo Barcellona, vinciamo l’Europa». L’ambizione infatti è che la vittoria di Colau a Barcellona mandi un segnale molto forte sia in Spagna, sia in Europa sulle potenzialità di una unione fra le forze delle sinistre alternative. Garzón si gioca buona parte della credibilità del suo progetto politico a Barcellona. Se Colau vince e a Madrid l’Iu che si è messa contro la Iu federale non convergendo sulla candidatura unitaria, non ottiene un buon risultato, la candidatura di Garzón verrà significativamente rafforzata.