Penultimo tiro di dadi sul sottoattraversamento fiorentino dell’alta velocità ferroviaria. Con l’addio definitivo alla stazione sotterranea Foster, costata fino ad oggi centinaia di milioni di euro pubblici, e con una “riconversione” tutta da studiare della enorme voragine scavata e impermeabilizzata a fatica, visto l’impatto sulla falda acquifera che scorre nell’area Belfiore-Macelli. Confermato invece il tunnel di 7,5 chilometri da cui dovrebbero passare i soli Frecciarossa Roma-Milano (e viceversa) senza fermate intermedie. Questo almeno quanto detto da Enrico Rossi, al termine del summit romano fra l’ad del gruppo Fs Mazzoncini e la squadra toscana Rossi Nardella Nencini Ceccarelli: “Ci è stata presentata una soluzione – ha detto Rossi – che prevede la realizzazione del sottoattraversamento, così come inizialmente progettato, e non quella della stazione Foster, e l’utilizzo della stazione di Campo di Marte anche per l’alta velocità”. Lungi dall’esaurirsi, le polemiche sono destinate a continuare. La Regione Toscana ha chiesto trenta giorni per una valutazione “precisa e approfondita” del nuovo progetto Fs. Ma certo è che la conferma del tunnel, ora per il solo passaggio della direttissima Roma-Milano, appare l’ennesimo schiaffo ai tanti oppositori di un progetto superato dai tempi. E, come ammette lo stesso Mazzoncini, superabile con i nuovi sistemi di segnalamento che permetteranno il raddoppio dei treni (av e locali) alla centrale Santa Maria Novella