Nei giorni scorsi abbiamo incominciato a studiare l’orologio. Cosa avete capito fino ad ora?
«Io ho capito che la lancetta lunga è quella dei minuti, invece la lancetta corta è quella delle ore». «Ho capito che l’orologio è rotondo». «Però non è vero, perché mio papà ha l’orologio quadrato». «Può essere rotondo o quadrato». «Quello dove ci sono scritti i numeri si chiama quadrante». «Poi di fianco all’orologio c’è la rotellina per cambiare le lancette e anche per caricare l’orologio, perché poi gli orologi vanno a molla e bisogna caricarli, ogni tanto». «Sai che io però ho un orologio elettrico, maestro». «Io ho capito che certe volte negli orologi c’è anche la lancetta dei secondi, quella che va più veloce. Le altre invece vanno così lente che tu non vedi neanche che si muovono, però si muovono. Si muovono lentamente». «Io ho capito che per fare un’ora ci vogliono dieci, anzi, ci vogliono sessanta minuti». «Io ho capito che gli orologi se cadono si possono rompere perché sono delicati e poi sono anche di vetro». «Io ho capito che se abbiamo imparato a leggere, possiamo imparare anche a leggere l’orologio». «Per me leggere l’orologio con le lancette è bellissimo».

Mi dite quali problemi avete incontrato quando avete costruito il vostro orologio qui in classe e come avete superato i vostri problemi?
«Un problema era che la mia lancetta lunga non girava bene perché il buco che avevo fatto era troppo stretto». «Io avevo un problema perché non sapevo bene i numeri che c’erano scritti sul quadrante, ma per fortuna il quadrante ce lo hai dato a tutti tu e dopo l’ho capito: ci sono i numeri da 1 a 12». «Io ho capito che dopo, dal numero 13 al numero 24, quando è mezzanotte, bisogna incominciare a contare da 12 e dire 13, 14, 15…». «Quando io muovo la lancetta lunga, quella con i minuti, si muove anche quella piccola, quella delle ore». «Per me un problema è che nel quadrante che ci hai dato è che ci sono solo 12 ore invece tu hai detto che in una giornata ci devono essere 24 ore». «Mi è piaciuto fare il buco al centro dell’orologio». «La lancetta lunga era troppo lunga e andava sopra a dove c’erano scritti i numeri delle ore, allora sono venuto da te e dopo me la hai tagliata con le forbici». «Avevo messo due lancette lunghe e zero corte, ma dopo me ne sono accorto e ho rimediato da solo». «Io non ho capito bene come si fa a leggere l’orologio: cioè, ho capito bene come si mette la lancetta corta, ma non ho capito bene come si mette quella lunga».

Per favore, mi dite, anche altri, se non hanno capito bene come si fa a leggere l’orologio? Cosa non hanno capito? Così io dopo lo rispiego bene a tutti e ve lo spiego meglio?
«Anche io non ho capito bene la lancetta dei minuti. Perché quando lei è sul due sono dieci minuti e non due minuti». «Io ho capito che bisogna sapere bene la tabellina del cinque ma non ho capito bene perché». «Poi la tabellina del cinque, in matematica, non la abbiamo ancora studiata». «Io so come si legge perché ho fatto le prove a casa con mia mamma: lei mi diceva un orario e io dopo mettevo le lancette in quell’orario». «Io non ho capito bene perché dobbiamo imparare a leggere l’orologio con le lancette che è antico, quando invece adesso ci sono gli orologi moderni che hanno subito i numeri e si fa meno fatica». «Anche mia mamma ha detto che non ha capito questa cosa».

Bene, prima di rispiegare come si legge l’orologio, mi dite gli orari che vi piacciono di più?
«A me piace molto mezzanotte o mezzogiorno, perché le lancette vanno uguali, vanno tutte e due sul numero 12». «A me piace le 10 e 10 perché sono come due braccia aperte e poi c’è la ricreazione».