La Corte Suprema de Giustizia, in Brasile, ha sospeso dall’incarico Renan Calheiros, presidente del Senato, uno degli uomini più influenti del paese. Come altri politici del governo di Michel Temer, è accusato di corruzione. Il giudice Marco Aurelio Mello ha sanzionato Calheiros dopo che un altro tribunale lo aveva accusato di presunta malversazione di fondi e per tangenti intascate da una grande impresa edile. Per i magistrati, l’impresa Mendes Junior avrebbe ricambiato i favori di Calheiros pagando le spese personali di Monica Veloso, una giornalista con la quale il presidente del Senato ha avuto una figlia fuori dal matrimonio.

Calheiros, molto vicino al presidente «de facto» Temer è anche indagato nell’ambito del grande scandalo di tangenti tra imprese e politica che coinvolge la Petrobras, benché non esistano accuse formali. Il procuratore generale brasiliano, Rodrigo Janot, vorrebbe mandarlo in carcere, insieme al senatore Romero Juca e all’ex presidente José Sarney per aver tentato di bloccare le indagini per corruzione contro altri politici. Il senatore ha anche un procedimento aperto dal 2015 per aver utilizzato aerei della Forza armata per viaggi personali. Inoltre, è stato denunciato per danni ambientali dopo aver dato permessi di costruzione nella Stazione Ecologica Murici.

La decisione della Corte Suprema assesta un serio colpo alla carriera politica del presidente del Senato: perché essere processati per un delitto preclude la possibilità di sostituire il presidente, come invece avrebbe potuto succedere a Calheiros, essendo il secondo in linea di successione alla presidenza dopo il presidente del Parlamento (in assenza, attualmente di un vicepresidente). Lo sostituirà il senatore Jorge Vianna, vicepresidente del Senato, del Partito dei Lavoratori (Pt). Un intralcio alle politiche di austerità di Temer, che stanno provocando proteste in tutto il paese.