Sono 21 i Paesi nel mondo nei quali è possibile il matrimonio fra persone dello stesso sesso. Si tratta di Olanda, Belgio, Spagna, Norvegia, Svezia, Finlandia, Portogallo, Islanda, Danimarca, Francia, Regno Unito, Lussemburgo, Canada, Stati Uniti, Argentina, Brasile, Uruguay, Sudafrica e Nuova Zelanda. L’ultimo a riconoscerlo – e il 13esimo in Europa – è stata lo scorso marzo la Slovenia.

In altri paesi, si può accedere a unioni civili, come in Germania. Dei 28 paesi della Ue solo nove – Italia, Grecia, Cipro, Lituania, Lettonia, Polonia, Slovacchia, Bulgaria e Romania – non prevedono nessun tipo di tutela per le coppie omosessuali.

Nei Paesi Bassi il matrimonio è aperto a coniugi dello stesso sesso dal primo aprile del 2001; in Belgio dal 2003, in Spagna dal 2005, in Norvegia dal 2008, in Svezia dal 2009. Dal primo novembre successivo sono possibili anche in Chiesa.

Nel gennaio del 2010, il Parlamento di Lisbona approva la proposta di legge per regolarizzare il matrimonio omosessuale. In Islanda l’approvazione avviene nel 2010, in Danimarca nel 2012, in Francia i matrimoni omosessuali sono possibili dal maggio del 2013 e la legge estende alle coppie gay anche la possibilità di adottare dei figli.

In Regno Unito i matrimoni gay sono in vigore dal marzo scorso, in Lussemburgo e Slovenia da quest’anno.