Almeno 11 persone, tra cui 6 civili, sarebbero rimasti uccisi negli scontri tra le forze governative di Kiev e i ribelli filorussi nelle zone orientali dell’Ucraina. La guerra continua, nonostante gli inviti al dialogo e i prossimi incontri previsti tra Merkel e Kiev e tra Poroshenko e Putin (a Minsk il 26 agosto). Secondo il Consiglio nazionale ucraino per la sicurezza e la difesa, tra le vittime ci sono anche 5 soldati, 21 sarebbero invece le persone rimaste ferite nelle ultime 24 ore.

Tra i civili due sono rimasti uccisi in un bombardamento nei pressi di Donetsk, mentre altre 4 persone, che erano detenute in una prigione di Makiivka, sono rimaste uccise in seguito all’esplosione di una granata nel carcere. A riportare la notizia sono state le autorità del carcere, le quali hanno aggiunto che altri 8 sarebbero i detenuti rimasti feriti. Intanto Kiev ha reso noto di aver sequestrato due blindati appartenenti ad una divisione aerea dell’esercito russo durante i combattimenti intorno alla roccaforte degli insorti di Luhansk.

Il ministero della Difesa di Mosca ha però smentito la notizia. E da Kiev arrivano anchen novità politiche: il presidente ucraino Petro Poroshenko potrebbe sciogliere la Rada (il parlamento di Kiev ) nel giorno dell’indipendenza, il 24 agosto. Lo ha annunciato su Twitter il suo capo ufficio stampa, Svyatoslav Tseholko. Si tratta di una facoltà prevista dalla costituzione, quando in parlamento non si forma una nuova coalizione entro un mese dalla rottura di quella precedente, come successo il 24 luglio scorso a Kiev. In tal caso il presidente può indire nuove elezzioni.

Le ultime elezioni legislative si erano svolte in Ucraina nel 2012. Infine, potrebbe finalmente entrare in Ucraina il controverso convoglio umanitario russo destinato alla popolazione civile delle regioni orientali.