In tempi di X-Factor e Amici, una spassosa gara di giovani cantanti con la partecipazione di tutto il bestiario immaginabile. È l’idea principale di Sing, il nuovo film d’animazione della Illumination Entertainment (i creatori di Cattivissimo me, Minions e Pets) ambientato in un mondo come il nostro – il luogo è Los Angeles – ma abitato da animali, con umane inclinazioni, sogni e difficoltà nella vita di tutti i giorni, con cui viene naturale identificarsi.

 

 

Ideato per un pubblico di bambini e adolescenti, fa breccia anche negli adulti tra gag, corse a perdifiato e disastri, soprattutto degli appassionati di musica, con la bellezza di 65 canzoni di successo ( da Jump a My way, passando per Bad romance, I’m still standing, Call me maybe) seminate nella storia, dalle audizioni alle esibizioni live. Il regista Garth Jennings (molta esperienza di video musicali e abilità di narratore) ha puntato su un cast di grande caratura, un gruppo di artisti in grado sia di cantare che di recitare, tutti con precedenti in campo musicale, con le voci originali di Matthew McConaughey, Reese Witherspoon, Seth MacFarlane, Scarlett Johansson, John C. Reilly, Taron Egerton e la candidata al Grammy Tori Kelly che hanno interpretato le canzoni famose che aiutano a tratteggiare il carattere dei personaggi (lasciate in lingua originale mentre i dialoghi sono stati doppiati nella versione italiana, in anteprima nazionale a 2 euro mercoledì 14, in uscita nelle sale il 4 gennaio), compresa l’inedita Faith di Stevie Wonder e Ariana Grande, sulla volontà di resistere ai condizionamenti e ai dispiaceri per inseguire i propri desideri, quell’occasione speciale che cambia tutto.

 

 

Tipico rappresentante dell’ american dream, il koala azzimato un po’ furfantello un po’ romantico Buster Moon (McConaughey), è stato portato da bambino dal padrein teatro e si è innamorato del mondo dello spettacolo tanto da divenirne il proprietario. Glorioso e redditizio nel corso degli anni, il teatro Moon oggi è caduto in disgrazia, non azzeccando più uno show. Inguaribile ottimista, assediato da creditori, tecnici e banche, l’impresario ha un’idea brillante: organizzare la più straordinaria gara di canto che si possa immaginare, andando a pescare i migliori talenti dalla vita vera. Naturalmente Buster ha una segretaria anziana e pasticciona, la signorina Crawly, una lucertola che assiste anche i partecipanti al concorso. Ai provini si presentano un trio di rane egomaniacali, una lumaca che strapazza Ride like the wind di Cristopher Cross, un invadente quartetto di procioni giapponesi, una sexy band di conigliette che rifà Anaconda di Nicky Minaj e tutta una rumorosa Arca di Noé, difficile da controllare anche per il truffaldino Buster Moon, costretto persino a dover tornare a lavorare come il padre, come tergicristallo insaponato in una stazione di lavaggio auto insieme con l’amico Eddie, una pecora benestante, da rullo asciugatore.

 

 

Cinque concorrenti superano le selezioni: Mike (MacFarlane), un topo bravissimo crooner in Sinatra-style però baro e imbroglione; Meena (Kelly), una timida elefantina adolescente con una fifa blu del palcoscenico; Rosita (Witherspoon), una madre maialetta casalinga esaurita costretta a prendersi cura dei suoi 25 porcellini; Johnny (Egerton), un giovane gorilla gangster che cerca di prendere le distanze dai crimini della sua famiglia; e Ash (Johansson), una porcospina punk-rock che lotta per liberarsi del suo fidanzato arrogante e poter intraprendere una carriera da solista, scrivendosi da sola le canzoni.

 

 

Durante le prove, la sua natura ribelle la porta a discutere con Buster, che la immagina come una reginetta della musica pop. Invece lei desidera scrivere pezzi rock originali che riflettano il suo stile. La scena clou è il suo assolo di chitarra lancinante (a metà tra Alvin Lee e Joan Jett) buttandosi in una scivolata a terra, piegata sulle ginocchia come Pete Townshend e lanciando aculei per l’eccitazione.

 

 

L’obiettivo del film è anche quello di far conoscere agli spettatori più giovani alcune vecchie canzoni a loro forse sconosciute, e al pubblico adulto brani noti e successi di oggi, spaziando dall’hip hop al blues e al rock. La musica e il canto aiutano a liberarsi dalla paura, a essere coraggiosi e fortunati e a superare gli ostacoli che ci mettono a disagio anche se l’elefantina Meena, dalla voce stupenda, fa cadere il teatro.Così bisogna rimboccarsi le maniche e ricominciare daccapo