II. Sociofobia: Babbo bastardo 2 (Mark Waters, 2016) / 5 contro il casinò (Phil Karlson, 1955)

L’ultra-disperato Willie Soke (“star” di Babbo bastardo, Terry Zwigoff 2003) è sul punto di farla finita al momento in cui riceve un pacco contenente un cellulare, dei contanti e un biglietto del suo vecchio complice, il nano Marcus, che gli propone un nuovo colpo, da organizzare insieme a un terzo malavitoso e che potrebbe fruttare la discreta cifretta di due milioni di dollari. L’obiettivo è un’organizzazione di beneficenza di Chicago e il terzo partner altri non è che la madre di Willie, Sunny Soke.
Un quartetto di veterani della guerra di Corea, coadiuvati da Kay Greylek (una frizzante Kim Novak), presume di aver pianificato la rapina perfetta ai danni del casinò di Reno, in Nevada. Quel che all’inizio sembra funzionare come uno scherzo o poco più diventa invece una faccenda molto seria, soprattutto per uno dei componenti del gruppo, un soggetto dalle pericolose tendenze psicopatiche.
La paura dei rapporti sociali diviene il momento di congiunzione tra il rifiuto del pervasivo conformismo collettivo (politico, economico, digitale) e la pratica dolorosa dell’isolamento puro, mentre il “fascismo tra noi leggero” va a coprire tutte le intercapedini residue della vita pubblica: a fine anno sono il film hollywoodiano più inviso e detestato della stagione più un vecchio noir senza ambizioni a fare quadrato nei confronti dell’informe e plagiata percezione visiva contemporanea. La misoginia della mini-saga di Bad Santa forse affonda le sue radici nel caposaldo “adult” The Erotic Memoirs of a Male Chauvinist Pig (1973, con Paul Taylor e Georgina Spelvin), andandosi a schiantare però – col suo formato ibrido – nella insostenibile destinazione del multiplex, ciò che ne fa un oggetto disturbante, certamente triste e dalla difficile difesa, ma che esiste “in quanto tale”: in ogni modo i genitori sappiano che BB2 (fonte Common Sense Media) contiene massicce dosi di turpiloquio e scene di sesso ai confini dell’esplicito, con un “gran” finale di testicoli in mostra. A sua volta, dal lontano 1955, 5 Against the House aderisce a simili effetti, violando le convenzioni standard del crime movie da una solida posizione di mediocrità da serie B, confidando lo sbrigativo regista Karlson nel valore segreto dell’anti-climax, una fobia opposta al concetto di relazione sociale che vanifica qualsiasi desiderio di corruzione, quello che capita ad una autentica bande à part.

*Babbo bastardo 2 è uscito nelle sale italiane il 7 dicembre 2016. Il dvd francese (edito da Sidonis Calysta) di 5 contro il casinò (On ne joue pas avec le crime) è disponibile dallo scorso 19 ottobre.