Una delle novità di quest’anno alla Mostra è il «Cinema nel Giardino» una nuova sezione in una nuova sala che darà la possibilità al pubblico più vasto, ai non accreditati, a giovani, vacanzieri di passaggio, a veneziani di avere un incontro con il cinema. La nuova sala è situata al posto del grande buco che dominava con la sua persistenza anno dopo anno di fronte al Casino e che è stato infine riempito (e bonificato per via dell’amianto). Il nuiovo programam vuole allo stresso modo colmare il «buco», la discrepanza tra cinema d’autore e cinema popolare: a parecchi autori italiani sono stati chiesti i film per questo spazio, ma hanno declinato l’invito. Invece ha aderito con piacere Gabriele Muccino con L’estate addosso, che raccontauna inaspettata vacanza a San Francisco di un ragazzo nell’anno della maturità.
Acclamato attore e regista anche dai non addetti ai lavori e dal pubblico più giovane è James Franco con In Dubious Battle (c’è anche lui nel cast insieme a Ed Harris e Robert Duvall, John Savage) dal romanzo di John Steinbeck, sullo sciopero dei lavoratori agricoli della California negli anni ’30. E ben conosciuto al pubblico più vasto è Michele Santoro qui in veste di documentarista con Robinù nella Napoli delle bande giovanili, i gangster bambini con le armi da guerra.
Non poteva mancare l’animazione con Pets di Chris Renaud, Yarrow Cheney (Usa), ovvero i conciliaboli deli animali domestici che restano soli in casa mentre i padroni sono fuori, i ragazzini a scuola e loro possono parlare liberamente dei loro problemi.
È il remake di Intouchables (Quasi amici) di Olivier Nakache e Éric Toledano (2011) famosa commedia francese, Inseparables film argentino di Marcos Carnevale con Oscar Martinez, il miliardario tetraplegico e Rodrigo De La Serna il giovane disoccupato che lo accudisce
Franca: chaos and creation di Francesco Carrozzini è il ritratto di Franca Sozzani capo redattrice di Vogue Italia. E torna a Venezia non disdegnando di partecipare a una sezione che non prevede il concorso il leggendario Kim Ki Duk, già vincitore del Leone d’oro con Pietà e del Leone d’argento premio speciale alla regia per Ferro 3 La casa vuota (oltre ai premi ottenuti a Berlino e a Cannes). Porta a Venezia The Net impigliato nella rete, dove un pescatore della Corea del nord va alla deriva e si trova nella Corea del Sud a subire pesanti interrogatori, gli stessi che subirà quando sarà rispedito nel suo paese, impigliato tra due ideologie. Infine a chiudere il programmaMy art di Laurie Simmons (Usa) la celebre fotografa che lavora con installazioni di bambole e oggetti, autrice di vari cortometraggi e della serie tv Girls.