Quando aveva sei o sette anni, Mimosa, la figlia di una mia amica, alla domanda che cosa le sarebbe piaciuto fare da grande, rispose:«Il presidente degli Stati Uniti» . Le dissero che purtroppo non era possibile perché italiana. La bambina, per nulla scoraggiata, rispose: «Allora voglio fare il Papa».
Ecco, per il 2017 faccio come Mimosa, voglio chiedere quello che la ragione dei grandi ritiene impossibile, ma che per un bambino è possibile per il semplice fatto che lo pensa.
Non vorrei un nuovo Papa perché auguro lunga vita a Francesco, ma una Papessa mi piacerebbe, non una versione femmina del Papa maschio, ma proprio una cosa nuova, senza credi nei dei.
La Papessa avrebbe gli stessi poteri della Pitzia di Delfi, cioè sarebbe capace di vedere il futuro e le conseguenze delle azioni del genere umano, ma in più avrebbe un’arma segreta che poi è la sostanza di cui è composta.

 
La Papessa/Pitzia sarebbe fatta di aria. Non le servirebbe nulla per vivere, nessun bene mobile o immobile e quindi sarebbe incorruttibile e indistruttibile. Potrebbe agire per addizione o sottrazione, che nel caso dell’aria ha sempre conseguenze terribili. Il rischio di ritrovarsi come liofilizzati, o scoreggioni endemici, la renderebbero temibilissima e tutti la terrebbero in gran considerazione.
La Pitzia/Papessa riceverebbe gli ospiti su un monte ventoso e parlerebbe attraverso la rosa dei venti. A chi le chiedesse saggi consigli, lei risponderebbe con spifferi, buffetti, zefiri . Chi invece vorrebbe da lei indicazioni moleste, si troverebbe immerso nell’artiglieria pesante, ovvero uragani, tifoni e tsunami e insomma sarebbe come in un gran frullatore.
Pero non assomigliare a uno di quei divi che si contendono il primato di una religione, cosa che non le è mai interessata perché lei è senza credo e quindi se ne fa un piffero di quel potere, non scriverebbe tavole, né leggi, comandamenti o versetti. La Papessa/Pitzia sa che, appena uno mette giù una regola, c’è subito qualcuno che se ne approfitta e la fa diventare la legge più bella di tutte. Nessun scritto, quindi, ma solo canzoni e musiche.

 
Quelle canzoni e musiche sarebbero così belle e piacevoli che la gente vorrebbe ascoltarle sempre, per cui nel mondo ci sarebbe ogni secondo in ogni luogo qualcuno che balla e canta. Siccome mentre si canta e si balla non si ha tempo di pensare alla guerra, a chi vince e chi perde, a chi arriva primo o secondo, ma solo a seguire la musica, molti casini non succederebbero. Al massimo ci si pesterebbe i piedi, che come problema è davvero risibile.
La Papessa/Pitzia a questo punto sarebbe anche Musa, la regina di tutto e di tutti, l’Eletta, la Madre, l’Origine. Sarebbe, anzi è, La Vita.