Walter Veltroni vota Sì. Lo ha detto ieri a Otto e mezzo (La7), smentendo così i boatos che lo davano critico sulla riforma Renzi-Boschi. Invece – com’era del resto ovvio – il capofila della retorica sulla «democrazia decidente» è favorevole anche se non condivide «questo clima da guerra civile». «C’è bisogno di innovare una bellissima costituzione come la nostra», ha spiegato, «sono molto angosciato dalla crisi della democrazia, crisi in primo luogo di capacità di decisione, che vede una tendenza a tenere tutto com’è. Infine, temo l’instabilità politica che potrebbe aprirsi se dovesse vincere il No, perché un momento di instabilità sarebbe molto pericoloso per l’Italia». E ha concluso: «Spero si torni a discutere nel merito, altrimenti sembra un ’asilo Mariuccia’: intorno c’è l’ira di dio, in Italia il referendum sta diventando l’occasione per accentuare le difficoltà del paese».