Leopoldo Lopez in sciopero della fame. Il leader di Voluntad popular, un partito della destra venezuelana, lo ha annunciato in un video diffuso sulle reti sociali e ha lanciato un appello per nuove manifestazioni di massa contro il governo di Nicolas Maduro.

Lopez è in carcere e sotto processo con l’accusa di aver diretto e provocato le violenze di strada del 2014, che lasciarono un saldo di 43 morti e oltre 800 feriti.

Secondo i suoi sostenitori, nel carcere di Ramo Verde Lopez sarebbe rinchiuso in isolamento e senza contatti con l’esterno. Il video nel quale ha trasmesso l’appello e in cui compare a mani conserte e con una vistosa croce al collo, è però stato girato con una videocamera, oggetto proibito ai reclusi e tantopiù a quelli isolati.

Lopez ha dichiarato che, insieme a lui digiuna anche un altro politico detenuto, l’ex sindaco di San Cristobal (epicentro delle violenze). Quest’ultimo è stato trasferito in un carcere dello stato Guarico dopo che, secondo le autorità, è stato scoperto un piano di fuga.

Il Difensore del popolo, Tarek William Saab, ha visitato i politici detenuti e ha informato la stampa delle loro condizioni.