Dopo vent’anni da quando, nel 1994, Frederik de Klerk lasciò il suo incarico alla presidenza del Sud Africa dopo le prime elezioni democratiche che incoronarono Nelson Mandela capo di stato, sarà Guy Scott (nella foto reuters) il primo leader bianco a guidare un Paese africano dopo la morte due giorni fa del presidente Michael Sata. Per il ministro della giustizia e della difesa Edgar Lungu, Guy Scott – attuale vicepresidente del Paese, 70 anni, di origini scozzesi, economista laureato a Cambridge – assumerà l’incarico di presidente ad interim per i prossimi 90 giorni fino a nuove elezioni.

Michael Sata è morto martedì scorso all’ospedale King Edward VII di Londra dov’era in cura dal 19 ottobre. Ex operaio, facchino delle ferrovie londinesi, sindacalista, ha guidato il Paese – il secondo più grande produttore di rame in Africa ma con una disoccupazione al 60% – sin dal 2011, dopo la vittoria contro l’allora capo di stato Rupiah Banda. Le sue critiche aspre e taglienti contro le compagnie minerarie straniere che operano in Zambia gli valsero il soprannome di King Cobra. Il quale, per citare un episodio, appena un anno fa non esitò di minacciare la revoca della licenza mineraria alla Konkola Copper Mines – la più grande compagnia privata dello Zambia – all’annuncio di un piano licenziamenti di 1.500 lavoratori. Così come non esitò durante tale periodo a revocare il permesso di lavoro all’amministratore delegato estero della società.

Così la sua morte, dicono gli analisti occidentali, potrebbe ora attrarre nuovi investimenti nel Paese. Prima della sua partenza per Londra, la scorsa settimana Sata aveva nominato presidente ad interim Edgar Lungu, figura di primo piano e segretario del partito al governo il Patriotic Front (Pf). Ora, la nomina di Scott quale nuovo presidente ad interim per i prossimi tre mesi ha evitato una crisi costituzionale se non politica visto oltretutto che i due, Scott e Lungu, appartengono a fazioni rivali dentro lo stesso partito Pf. Ma Scott, per via della sua discendenza scozzese non può candidarsi alle presidenziali così come previsto dalla Costituzione dello Zambia. Tra i papabili alla carica di presidente, Lungu resta probabilmente il favorito.