>Il 17 marzo i sindacati di base Usb, Cobas e Unicobas hanno proclamato uno sciopero generale. «Incurante della amplissima opposizione alla cattiva scuola della legge 107, il governo-fotocopia di Gentiloni ha varato otto decreti applicativi di tale legge – sostengono Piero Bernocchi (Cobas) e Stefano D’Errico (Unicobas) queste deleghe aggravano il già disastroso panorama della legge». Si tratta di una controriforma della scuola – sostiene Luigi Del Prete (Usb) – perché riduce le ore di sostegno e rendendo difficili i ricorsi delle famiglie, diminuisce ore e cattedre ai professionali, rende l’Invalsi e l’alternanza scuola-lavoro obbligatori per accedere alla maturità, introduce il contratto a tutele crescenti nella scuola».

Tra le critiche alla 107, si punta il dito sul fatto che «per il futuro reclutamento dei docenti non si riconoscono le abilitazioni già conseguite né il servizio prestato». Per i disabili, «si superano i limiti di studenti previsti dalla legge 517/78 e si mira a ridurre il numero degli insegnanti di sostegno». La delega sull’istruzione professionale punta a parificarla alla Formazione professionale extra-scuola, prevedendo indirizzi di studio minimalisti e meramente esecutivi. Per gli alunni, si ribadisce la centralità dell’alternanza scuola-lavoro in una forma scoperta di apprendistato gratuito, con flessibilità fino al 40% del monte orario, con presenze pomeridiane vincolanti per docenti ed Ata. Sul sistema integrato 0-6 annì, «unificando asili-nido, scuole materne comunali e dell’Infanzia statali, il governo abbassa il livello della scuola dell’infanzia pubblica (una delle migliori del mondo)».

Bernocchi e D’Errico fanno appello «a tutti i sindacati» della scuola: affinché convochino anche essi lo sciopero nella stessa data». Forte è la polemica con i sindacati maggiori della scuola e i tavoli di confronto con la ministra dell’istruzione Valeria Fedeli.