Si è spento ieri sera nella sua casa romana, a 67 anni dopo una breve malattia, Luca De Filippo, figlio del grande Eduardo e della cantante e attrice torinese Thea Prandi. E proprio al genitore aveva dedicato una buona parte della sua carriera, riproponendo i suoi classici ma alternandoli con lavori del teatro classico e contemporaneo. Carriera precocissima – aveva infatti festeggiato da poco i 60 anni sul palcoscenico – grazie al padre che lo fece debuttare ad appena 7 anni nel ruolo di Peppeniello in Miseria e nobiltà di Eduardo Scarpetta. Ma il suo vero debutto – sotto lo pseudonimo di Luca Della Porta, avviene tredici anni dopo nel Figlio di Pulcinella di Eduardo per la regia di Gennaro Magliulo.

Con Eduardo lavorerà ininterrottamente dal 1969 al 1980, e a chi gli poneva domande sul rapporto con lui rispondeva: «Non ho fantasmi di cui liberarmi. Con Eduardo abbiamo certo avuto le nostre litigate. Ma averlo avuto accanto è stato un privilegio di cui sono orgoglioso». Un florilegio di titoli – sia a teatro che negli adattamenti tv, Il contratto, Filumena Marturano, Non ti pago, Il sindaco del rione sanità, Napoli Milionaria!, Le voci di dentro, solo per citarne alcuni.

Nel 1981 aveva fondato la propria compagnia teatrale, affrontando testi di Moliére, Pinter, Becket, Scarpetta e Pirandello, firmando anche regie liriche – nel 2000 La scala di seta di Rossini, per il Rof di Pesaro. Non solo teatro, nel curriculum dell’attore napoletano apparizioni cinematografiche e televisive. Sul piccolo schermo è a fianco di Helmut Berger (1967) in I giovani tigri, e due anni dopo con Carlo Giuffrè recita nella serie diretta da Mino Guerrini Quel negozio di piazza Navona. Nel 1990 è insieme a Sophia Loren in un adattamento per il cinema di Sabato, domenica e lunedì, diretto da Lina Wertmuller. Quest’anno aveva debuttato in Non ti pago, recite sospese a inizio novembre per l’aggravarsi delle condizioni di salute.

Da poco aveva accettato di dirigere la Scuola di recitazione del teatro Stabile di Napoli – Teatro Nazionale, mentre dal 2008 era presidente della Fondazione Eduardo De Filippo, che persegue finalità culturali ma è attiva anche in ambito sociale, a favore dei «ragazzi a rischio».

Molti i messaggi di cordoglio per la scomparsa dell’attore, dal ministro della cultura Dario Franceschini: «Grande interprete della scena italiana, autentico erede della tradizione napoletana». Luigi De Magistris, sindaco di Napoli, ricorda le iniziative: «nel carcere di Nisida o l’evento per i trent’anni della legge di Eudardo sulla devianza minorile al Maschio Angioino». La camera ardente sarà allestita lunedì 30 novembre dale 14 alle 18 al teatro Argentina di Roma. «Niente fiori – fa sapere la famiglia – ma solidarietà alla Fondazione Onlus Il meglio dite, Iban IT29T0329601601000064225509 causale: Donazione, progetto prescelto: progetto Nisida».