“Perché dici ‘romantico’ come se fosse una parolaccia?” si lamenta Ryan Reynolds in La la land, il nuovo film romantico di Damien Chazelle. Il film è una peana alla fabbrica dei sogni, reso ancora più toccante dalla scomparsa di Debbie Reynolds, attrice resa famosa da un altro inno a Hollywood: Cantando sotto la pioggia del 1952. Kathie Seldon (Reynolds) è un’aspirante attrice, che incontra Don Lockwood (Gene Kelly), star del cinema muto. Si innamorano. Ma il cinema muto in cui la stella di Lockwood brilla sta per finire con l’arrivo dei ‘talkies’. In un momento di ispirazione Lockwood e Kathie provano a salvare la carriera di Don improvvisando il musical ‘Il Cavaliere Cantante’ al posto dell’ormai defunto ‘Il Cavaliere Duellante’. Kathie presta la sua voce dolce alla strillante co-star di Don: Lena Lamont (Jean Hagen). La sera della prima si rivela un successo ed il pubblico vuole che Lena canti una canzone. Lena mima sul palcoscenico mentre nel retroscena la povera Kathie canta davvero, costretta forse per sempre a fare la voce di Lena. Ma Don alza il sipario e rivela la verità: è nata una nuova stella!
La morale è al centro del mito di Tinseltown. Se segui i tuoi sogni puoi fare di tutto. Vai a Los Angeles con quattro dollari, un po’ di talento, e un cuore grande e colmo di speranze è sei già a metà strada.
In La la land, Mia (Emma Stone) è un’aspirante attrice, come Kathie. Ma invece di innamorarsi di una star famosa si innamora di Seb (Ryan Gosling), un altro arrivista, pianista di jazz. Le numerose difficoltà vengono trasformate in commedia, le delusioni superate con canzoni e musica. La tragedia infatti qui non appartiene ai giovani ma ai vecchi. Lena Lamont è una figura ridicola, un mostro buffo, che probabilmente diventerà una Norma Desmond di Viale del tramonto di Billy Wilder girato solo due anni prima di Cantando sotto la pioggia.
Ma torniamo a quest’ultimo e riguardiamone il finale. Debbie Reynolds non è una ballerina – fa la ginnasta – e nemmeno una cantante. L’ultima scena del film rivela al pubblico che la vera voce è la sua; ma non è così, quella non è la sua voce, bensì quella di Betty Noyes, uno dei talenti sconosciuti di Hollywood. Tra le sue performance ci sono Dumbo e l’altro film che rivela cosa si nasconde dietro al sipario: Il mago di Oz. Reynolds però non è come Lena Lamont, nella sua autobiografia riconosce il merito di Betty, anche se ne sbaglia il nome. Ma il punto è proprio questo: dietro a ogni sipario, ce n’è un altro.