Eduardo Cunha è stato arrestato con l’accusa di corruzione, nell’ambito dello scandalo per tangenti che coinvolge l’impresa petrolifera di stato brasiliana Petrobras. L’ex presidente della Camera era decaduto dalle sue funzioni il 5 maggio scorso: durante il processo d’impeachment all’allora presidente Dilma Rousseff, di cui è stato il principale promotore. Lo scorso settembre, la Camera dei deputati del Brasile ha poi votato la cessazione del mandato parlamentare di Cunha e la sua ineleggibilità fino al 2026.

Per salvarsi, ora il potente capo delle chiese evangeliche potrebbe vuotare il sacco, trascinando con sé altri nomi eccellenti.