SHIP TO WRACK
UK, 2015, 4’04”, musica: Florence and Machine, regia: Vincent Haycock, fonte: MTV Hits
8Uno dei migliori clip del 2015 che si inserisce, tra l’altro, nel filone dei video ambientati in interni e basati su quella che potremmo definire «narrazione performata». Qui la cantante inglese si sdoppia, combatte con se stessa contendendosi un uomo, con cui – a sua volta – vive un rapporto tormentato tra le pareti di una casa labirintica e disordinata (che poi è realmente l’abitazione di Florence Welch). Costruito su una serie di efficaci piani-sequenza, con la camera a mano che segue la protagonista femminile nella sua scissione di personalità, Ship To Wrack è appunto basato su continui cambi scena, marcando il senso di claustrofobia di una relazione di coppia con risvolti psicopatologici. Le coreografie sono di Ryan Heffington.
AMORE ETERNIT
Italia, 2015, 4’ musica: Fedez feat. Noemi, regia: Mauro Russo, fonte: MTV Hits
1Fortemente onirico questo video che vede uno stranito Fedez aggirarsi in un mondo di zombie insieme alla sua compagna. Tutta la seconda parte di Amore eternit è inoltre girata all’interno di una chiesa, con trovate piuttosto «forti», al limite della blasfemia (l’acquasantiera che si prosciuga lasciando emergere un teschio) e di uno splatter che resta piuttosto grottesco e ai limiti del ridicolo in alcuni casi. Noemi fa la sua comparsa dentro l’abitacolo di un’automobile, circondata da morti viventi. Nel complesso Russo ha il coraggio di sporcarsi le mani, dimostrando la sua fessibilità a seconda del contesto musicale con cui si confronta.
HEADLIGHTS
Germania, 2015, 4’, musica: Robin Schulz, regia: Jessica Benzing, Maximilian Gerlach, fonte: MTV Hits
7Un resort abbandonato fa da sfondo a questo video dei due registi tedeschi. Le erbacce hanno ripreso il sopravvento sul cemento, un ragazzo che si tuffa dal trampolino in una piscina vuota, dentro la quale danzano altri adolescenti, da una doccia sgorga un getto di polvere anziché di acqua, donne mature e abbronzatissime prendono il sole come se nulla fosse. La desolazione e la nostalgia di un’epoca balneare che fu, regna in questo evocativo Headlights, smontando gli stereotipi del classico clip di ambientazione estiva e creando un netto contrasto con la musica dance di Schulz, comunque non troppo «solare».