Angela Merkel si prepara per il quarto mandato da cancelliera alle elezioni del 2017. L’indiscrezione sulla probabile ricandidatura del capo del governo è stata raccolta ieri nei corridoi della segreteria Cdu dallo Spiegel che ha svelato l’inizio dei preparativi per la nuova discesa in campo di Mutti.

All’ordine del giorno della Kanzlerin il coordinamento della campagna elettorale con il segretario generale della Cdu Peter Tauber e con il Bundesgeschäftsführer del partito Klaus Schüler, insieme alla strategia della comunicazione da affidare a un responsabile «interno» già individuato nella cerchia dei collaboratori.

Politicamente Merkel sembra avere incassato l’appoggio degli alleati della Csu dopo i «colloqui» con il presidente bavarese Horst Seehofer nei giorni scorsi; l’unico dubbio tra le “voci” che circolano a Berlino in queste ore è se la cancelliera intenda portare a termine l’intero mandato oppure no.
In ogni caso la sua candidatura verrà ufficializzata solo nel 2016.

L’ipotesi di un governo Merkel-IV circolava da tempo, era data per «più che possibile» dai bookmaker interni alla Konrad Adenauer Haus, ed era rimbalzata perfino in campo socialdemocratico con il clamoroso endorsement del presidente dello Schleswig-Holstein Torsten Albig. Alla base l’unanime e banale constatazione della realtà: l’immagine della cancelliera regge anche dopo la (non brillante) gestione della crisi europea e, soprattutto, nei sondaggi Merkel risulta tuttora imbattibile. Con lei alla guida l’Union democristiana viaggia oltre il 42% mentre gli alleati dell’Spd, ancora senza candidato, rimangono inchiodati a percentuali bersaniane.

Tanto basta al diritto di prelazione, che Merkel sembra avere già esercitato, e a chiudere le pur flebili prospettive degli aspiranti successori costretti a rimandare la spartizione dell’eredità politica e a ritrattare la loro posizione nel futuro governo. A tal proposito la cancelliera sarebbe «scettica» sulla vocazione maggioritaria auspicata dalla Csu e più portata a immaginare una nuova geometria di Koalition anche se finora non c’è nulla di certo. Resta certificato invece l’inossidabile «idealtipo» Merkel, che continua a incarnare il modello di guida politica non solo per il tedesco medio.

Il suo rimane il più rassicurante dei programmi («La Germania deve rimanere quella che è») e continua a pagare più della gestione della leadership europea e delle trattative sul debito greco non a caso affidate al falco Wolfgang Scheüble.

Eletta al Bundestag nel 1990, Angela Dorothea Kasner, 61 anni, ricopre ininterrottamente la carica di cancelliere dal 22 novembre 2005. Nel curriculum spiccano il «pensionamento» del padre-padrone della Cdu Helmut Kohl insieme alla rottamazione dei candidati dell’opposizione nelle ultime tre tornate elettorali.

In più la Bundeskanzlerin è uscita quasi indenne da tutti gli scandali dell’ultimo ventennio, compreso quello sul Bnd (i servizi segreti) scoperto a passare informazioni di sicurezza nazionale agli americani della Nsa

Come se non bastasse, e con buona pace del ministro degli esteri Spd Frank Walter Steinmeyer, anche l’ultima parola nelle controversie internazionali (dall’Ucraina alla Grecia, dalla Russia all’Iran) resta sempre e solo quella di Frau Merkel.