I due paesi hanno comunicato che utilizzeranno i fondi dell’area economica europea e finanziamenti direttamente provenienti dalla Norvegia, per approntare un nuovo centro di raccolta nell’isola di Lesbo (Lesvos). Si tratta del «contributo» della Norvegia al problema di migranti e alle difficoltà nell’accoglienza, come specificato dai media dei due paesi. Il «Norway Post» ha scritto che «il numero di persone che tenta di entrare in Europa dalla Turchia, passando attraverso le isole greche è in crescita costante. È fondamentale, ha scritto il «Norway Post», che tutti i migranti siano registrati e accolti nell’immediato, nel pieno rispetto dei lorodiritti». Tutti i paesi europei devono sottoporsi a queste responsabilità, ha specificato il ministro degli affari europei Vidar Helgesen.

La Norvegia userà oltre 1,6 milioni di euro per consentire una efficace operazione «day by day», mettendo in piedi un centro di raccolta e smistamento sulle isole greche per la durata di un anno. Questo sostegno che arriva dalla Norvegia dovrebbe consentire, nelle intenzioni, una migliore capacità di far fronte agli arrivi di migranti da parte della Grecia. Il centro dovrebbe aprire già nel corso di quest’anno e vedrà altre operazioni simili in altre zone, come ad esempio al confine turco-greco. E nel canale di Sicilia, nella serata di ieri, si è rischiata una nuova tragedia: la nave Fenice della Marina militare avrebbe terminato il soccorso di circa 200 immigrati che si trovavano su barche in difficoltà in mare. E la nave «Bersagliere» ha comunicato inoltre di avere soccorso un altro gommone a sud di Lampedusa con numerosi migranti a bordo.