Con coraggio e lucidità il popolo greco ha respinto l’ignobile diktat della finanza internazionale ed europea.
Ha ottenuto una prima vittoria, dicendo che la democrazia esiste solo se sa come mettersi al servizio del progresso sociale.

Ha smascherato la farsa democratica che accetta di sottomettersi al deterioramento delle condizioni sociali richieste dalla dittatura della finanza.

Vergogna ai governi europei

Vergogna a tutti coloro che hanno accettato che la «troika» rappresenti i popoli europei.
Vergogna su governi che hanno posto alla presidenza della «loro Europa» un funzionario lussemburghese al servizio dei paradisi fiscali.

Vergogna su governi che hanno posto al vertice della loro «banca centrale» una persona che ha fatto carriera in Goldman Sachs, la banca associata a tutte le malefatte finanziarie del secolo.
Vergogna su governi che hanno posto a capo del Fondo monetario internazionale una brava studentessa incapace di capire qualcosa di diverso da ciò che le è stato insegnato.

Non si tratta di uomini e donne politici, di qualsiasi parte, ma solo di individui spregevoli.
L’eroica Grecia si liberò dei fascisti italiani e dei nazisti tedeschi. Vergogna alla signora Merkel, il cui governo ignora il fatto che il popolo greco ha diritto alle riparazioni.

La lotta continua

L’Europa dei miliardari della finanza non ha intenzione di rinunciare al suo obiettivo: massacrare il popolo greco.
I popoli d’Europa devono comprendere la portata delle proprie responsabilità.
Con Podemos, il popolo spagnolo ha lanciato un altro campanello d’allarme.
I francesi, i tedeschi, gli inglesi e gli altri popoli del continente europeo devono capire che la lotta del popolo greco è loro.

Parigi, domenica 5 luglio 2015