Salone-editoria-sociale-3-Saskia-Sassen

È dedicata ai giovani, o meglio ai segni di ribellione che pur ci sono di quella «gioventù bruciata» dalla crisi e dalle politiche di austerità, la settima edizione del Salone dell’editoria sociale che si svolgerà a Porta Futuro, nel quartiere romano di Testaccio, dal 22 al 25 ottobre (promossa dalle Edizioni dell’asino, dalla rivista «Lo Straniero», dalle associazioni Gli asini e Lunaria in collaborazione con «Redattore sociale» e Comunità di Capodarco). La gran parte degli eventi previsti avranno come riferimento il celebre film con James Dean del 1955, «che esprimeva speranza, rabbia e delusioni di una generazione che si avvicinava in modo contraddittorio all’età adulta». La gioventù bruciata, oggi, «è anche l’espressione del disagio di una generazione travolta dal consumismo, dal fuoco vacuo delle vanità, dalla rinuncia alla lotta», scrivono nella presentazione Goffredo Fofi e Giulio Marcon.

Una generazione segnata dal precariato esistenziale, flagellata dalla disoccupazione ma che comunque cerca una sua strada, spesso fuori dall’Italia. Secondo i curatori, i germi di una ribellione esistono, pur se «riguardano ancora poche minoranze» che si organizzano nella scuola e nei territori, e «su questa realtà contraddittoria» il Salone dell’editoria sociale quest’anno «vuole gettare una piccola luce». In particolare, saranno dedicati alle questioni del lavoro e del welfare i dibattiti organizzati da Sbilanciamoci (con la presentazione del Workers act, l’anti-Jobs act messo a punto dalla rete di economisti alternativi), mentre la rivista Lo Straniero organizza una sessione sulle «Miserie dell’università».

Ma ci sarà anche dell’altro nei quaranta incontri previsti, tra tavole rotonde, presentazioni di libri, video ed eventi musicali, promossi da case editrici e organizzazioni del terzo settore. Su tutto, la lectio magistralis della sociologa statunitense Saskia Sassen (ieri in apertura del Salone), che prenderà di petto il tema quanto mai attuale dell’immigrazione e del passaggio dalla società dell’eguaglianza a quella dell’espulsione. Le cosiddette «seconde generazioni» saranno invece protagoniste di un dibattito intitolato «Stranieri per forza». Si parlerà anche delle grandi questioni internazionali del momento, con presentazioni di libri sull’Isis e sull’Indonesia e dibattiti su Iraq, Iran e Afghanistan. Mentre don Vinicio Albanesi e don Giacomo Panizza (fondatore di Progetto Sud a Lamezia Terme) discuteranno con Iacopo Scaramuzzi (autore di «Tango vaticano») delle novità dottrinali e pastorali di papa Francesco.
Gli scrittori Christian Raimo e Nicola Lagioia, Carola Susani ed Eugenio Vendemiale affronteranno invece il tema dell’ «Italia delle diversità» e Bia Sarasini, Roberta Mazzanti e Maria Nadotti si occuperanno del femminismo oggi («Due o tre cose che so di lei»), Alessandro Leogrande, Carlo Donolo e Mariuccia Salvati della «nuova questione meridionale». Ospiti internazionali, oltre a Saskia Sassen, saranno lo storico inglese Donald Sassoon e l’ambientalista indiana Vandana Shiva.

Domenica 25, dopo un omaggio a Luca Rastello, il giornalista e scrittore da poco scomparso (autore de «I buoni», sul lato oscuro dell’associazionismo), gran finale con Goffredo Fofi che intervista Valerio Mastandrea, attore protagonista del film «Non essere cattivo» di Claudio Caligari, applaudito al festival di Venezia e candidato all’Oscar. Una sorta di «Gioventù bruciata» all’italiana.

Il programma completo è consulatabile sul sito internet: www.editoriasociale.info