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Lelio Basso è stato uno dei padri costituenti, e viene ricordato per la paternità del secondo comma dell’art.3 della Costituzione e per la promozione della Dichiarazione Universale dei Diritti dei Popoli. Oggi più che mai, una domanda ci interpella: come può quel ricordo alimentare la Fondazione che Lelio ha voluto, e vivificarne il valore?

Ce lo chiediamo, te lo chiediamo, perché in epoche di appiattimento democratico come quella che stiamo vivendo, il respiro dei diritti si è rarefatto, esasperandosi in una declinazione parziale e individualistica.

Vediamo il rischio di subordinare ogni valore umano e morale alle leggi del mercato e alla speculazione finanziaria. La resilienza della memoria storica pare esercizio vano e isolato, tanto quanto la caparbietà delle nostre coscienze di usarla ancora, quella memoria: appiglio per non solo interpretare il presente, ma leggere il futuro.

Eppure, sappiamo che abita la contemporaneità un desiderio di rinnovamento intellettuale, tale da saper generare consapevolezza e spinte evolutive.

Sappiamo che poco basta a innescare i germi di questo desiderio. Ne è un bell’esempio la serata del 1 aprile scorso, quando Étienne Balibar e Pietro Costa hanno dibattuto di cittadinanza nelle nostre sale gremite di persone di tutte le età che hanno ascoltato, preso appunti, interloquito sul tema mostrando quanto bisogno c’è di confrontarsi sull’idea di società. Un segnale incoraggiante, questa presenza ostinata e intergenerazionale!

Vogliamo riprendere in mano con risolutezza il patrimonio di conoscenze e di visioni che Lelio ci ha lasciato per rimetterlo tra la gente, restituirlo con generosità e vederlo nutrire nuovi cammini. Vogliamo farlo perché abbiamo ereditato l’umiltà del sapere che rende liberi, e che solo condiviso moltiplica il suo potenziale. La ricerca dei diritti, la loro progressiva affermazione e il valore della democrazia sono – oggi come allora – percorsi incompiuti ma vivi. Essi necessitano di fresche energie, di nuove idee e sensibilità.

La Fondazione, grazie alla immensa dedicazione di chi ci lavora, sta misurandosi sul terreno di queste sfide con rinnovati strumenti e programmi sul tema della democrazia e la memoria, sulle disuguaglianze, sulla cittadinanza e il diritto di informazione, solo per citare alcune delle attività più strategiche.

La cultura intensifica la vita dello spirito, diceva nostro padre. Con questa lettera ci rivolgiamo a tutti per chiederti di destinare alla Fondazione Lelio e Lisli Basso il tuo 5×1000 (codice fiscale 80162890588).

Abbiamo bisogno che tu continui a camminare con noi, contribuendo con riflessioni e azioni in grado di alimentare questo laboratorio di democrazia e di diritti, e sostenerne la rinascita. Grazie.