Dove siamo andati ieri?

«Siamo andati a fare una passeggiata». «Siamo andati al negozio di ferramenta perché lì vendono anche le piantine e i semi che ci servivano». «Siamo andati a comperare le piantine, però la signora del negozio ce le ha regalate». «Abbiamo comprato 9 piantine di cipolla e nove piantine di insalata. Costavano tre euro più un euro e cinquanta. Però la signora del negozio non ci ha fatto pagare perché eravamo gli alunni della scuola». «Quando siamo tornati a scuola abbiamo piantato le piantine di cipolla e di insalata nel nostro orto». «Poi le abbiamo innaffiate».

Ma dopo aver comperato le piantine siamo tornati subito a scuola?

«No. Siamo andati anche a vedere l’albero delle noci». «Si chiama noce, come le noci vere, però è un albero. E’ l’albero che fa le noci». «Le noci nascono dentro una copertura verde che dopo si rompe, perché loro quando sono mature cascano a terra e viene fuori il guscio con tutta la noce. Per mangiarle però devi rompere anche il guscio».

Siamo andati anche da un’altra parte. Chi se lo ricorda?

«Ah, sì! All’ufficio postale. Abbiamo preso una scatola di cartone». «Abbiamo preso la cassetta delle lettere per i messaggi». «Però ci hanno fatto pagare, lì. La scatola di cartone è costata due euro e mezzo». «Quando siamo venuti a scuola l’abbiamo montata».

A cosa serve la cassetta delle lettere?

«Perché noi adesso abbiamo imparato a scrivere e allora ci possiamo mandare dei messaggi tra amici». «Dei bigliettini». «Oppure puoi regalare anche un disegno». «Per esempio, tu scrivi una cosa, o fai una domanda, o un complimento. Dopo chiudi il foglietto. Prima di metterlo nella cassetta devi fare una cosa importantissima: devi mettere il mittente e il destinatario. Se non metti niente, il messaggio non può arrivare perché il postino, dopo, non sa a chi portarlo».

Cosa sono il mittente e il destinatario?

«Il mittente è quello che scrive la lettera. Il destinatario è quello che invece che tu gli scrivi la lettera, che la riceve, che la deve leggere». «Invece di mittente si può mettere la parolina “da” e invece di destinatario si può mettere la parolina “a”. Per esempio, se Lucia scriva a Luca, si può scrivere: da Lucia per Luca. E così il postino capisce ugualmente». «Dopo che hai scritto il mittente e il destinatario puoi infilare il messaggio nel buco, nella fessura della scatola».

E come fanno i biglietti e le lettere che avete scritto ad arrivare?

«Perché noi dopo, al venerdì, apriamo la scatola delle lettere e dei messaggi». «Il maestro chiama due o tre bambini: loro sono i postini. Dopo i postini devono leggere bene il mittente e il destinatario e portano quella lettera al mittente… Anzi, no, al destinatario». «Poi quelli che ricevono i bigliettini li possono aprire e leggere in segreto. O possono farli leggere anche ai loro amici». «Però io ho ricevuto solo un bigliettino, invece dei miei amici ne hanno ricevuti sette o otto. O anche due». «Io so un modo per ricevere tanti bigliettini: vuoi che te lo dico? Tu devi scrivere tanti biglietti a tanti tuoi amici, allora dopo loro ti scrivono tanti bigliettini anche a te!». «Per me ricevere le lettere è bellissimo! Perché non sai mai chi ti scrive e cosa ti scrive. E’ come un indovinello!».