Nel vertice che si è chiuso ieri a Berlino, Ucraina, Germania, Francia e Russia hanno concordato di elaborare una tabella di marcia a novembre su come implementare l’accordo di cessate il fuoco di Minsk per l’Ucraina orientale. L’accordo prevede anche una supervisione di osservatori dell’Ocse (l’organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa) che eventualmente potrebbero avere in dotazione una scorta armata nella regione calda del Donbass prima che le milizie contrapposte abbiano ceduto la totalità delle armi e per evitare che la loro attività di monitoraggio della road map di Minsk possa essere ostacolata.

La guerra in Ucraina orientale scoppiata nel 2014 ha ucciso 9.600 persone fino al cessate il fuoco siglato a Minsk l’anno scorso. Il presidente ucraino Petro Poroshenko ha commentato la riunione del Gruppo dei quattro a Berlino, durato sette ore, confermando la volontà di seguire il percorso di Minsk, precisando di aver segnalato una escalation di tensione e di aver bisogno di «un continuo scambio di opinioni con i vertici Nato sulla situazione in Ucraina, sull’aggressione russa a un paese sovrano e indipendente».