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17.00 terminati i comizi a piazza Duomo a Milano, il corteo sta ancora entrando in piazza

16.50 Pagliarulo (Anpi), Netanyahu responsabile sterminio dei palestinesi
“È troppo chiedere il cessate il fuoco ovunque? Netanyahu è responsabile dello sterminio dei palestinesi e se attacca in forza Rafah può avvenire un massacro di dimensioni inaudite”. Lo ha detto il presidente nazionale dell’Anpi Gianfranco Pagliarulo dal palco del 25 Aprile in piazza Duomo a Milano tra gli applausi dei manifestanti pro Palestina che hanno contestato tutti coloro che sono saliti sul palco. “È troppo chiedere ad Hamas di liberare gli ostaggi? Non abbiamo dimenticato la carneficina del 7 ottobre – ha aggiunto-, tutti tranne Netanyahu auspicano due popoli e due Stati, allora cosa aspetta il governo italiano a riconoscere lo Stato di Palestina? Chiediamo l’avvio di un negoziato di pace tra israeliani e palestinesi e la fine dell’occupazione della Cisgiordania da parte di Israele”. (ANSA)

16.41 L’intervento del direttore del manifesto Andrea Fabozzi dal camion dell’Arci

16.30 Piccole cariche a piazza Duomo
La polizia sta allontanando con i manganelli le poche decine di manifestanti per la Palestina che stanno scavalcando le transenne, fischiando e interrompendo tutti i comizi dal palco di piazza Duomo a Milano.

16.20 Anpi, a Milano oltre 100mila persone: le contestazioni non sporcheranno questa festa della Liberazione
“Abbiamo stimato un numero sopra i 100 mila”. Lo ha detto dal palco della manifestazione del 25 aprile il presidente di Anpi Milano Primo Minelli. “Non sporcheranno le contestazioni questa festa della Liberazione – ha aggiunto – . Siamo davvero tantissimi oltre quanto abbiamo immaginato tanto che alcuni spezzoni del corteo devono ancora partire”. (ANSA)

15.55 Sala, ‘la Costituzione non si tocca e non la toccheranno, Milano barriera morale e politica’
“La nostra amata Milano, capitale della resistenza, dice che la Costituzione non la possono toccare in questo modo e non la toccheranno”. Lo ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala, dal palco del 25 aprile. “Milano sarà ed è barriera morale e politica contro cui si infrange ogni disegno equivoco sulla nostra democrazia – ha aggiunto -. Siamo chiamati a difendere la Costituzione perché una volta di più esiste un progetto per sfigurarla. Non sta in piedi il premierato, fa presto a trasformarsi in una democrazia illiberale”. “Questa distorsione della nostra Costituzione nata dalle lotte partigiane non può e non deve passare”, ha concluso. (ANSA).

15.45 Scurati legge il suo monologo con un garofano rosso
Antonio Scurati sta leggendo il suo monologo dal palco della manifestazione nazionale per la festa della liberazione a Milano. E tiene in mano un garofano rosso, simbolo del Partito socialista, partito di Giacomo Matteotti di cui ricorrono i cento anni dell’assassinio. (ANSA)

15.40 Palestinesi contestano Sala e l’inno di Mameli
E’ arrivato in piazza Duomo fra fischi e contestazioni il corteo del 25 aprile in corso a Milano. Ad attendere le persone che hanno sfilato per le vie della città i militanti del presidio organizzato dai Giovani Palestinesi al quale hanno aderito anche le realtà antagoniste. C’è stato da parte loro un tentativo di sfondare le transenne che separano la piazza dal palco ma sono stati bloccati dalle forze di polizia. Fischi e urla ‘assassini assassini” e “vergogna”, hanno accolto il corteo. I pro Palestina hanno fischiato anche l’inno d’Italia e il sindaco Giuseppe Sala. (ANSA)

15.20 lo striscione del manifesto a Milano (siamo dopo il camion dell’Arci)

14.35 Sulle note di Bella ciao parte a Milano il corteo del 25 Aprile
È partito con le note di ‘Bella ciao’ il corteo nazionale per la festa della Liberazione a Milano. Ad aprirlo il sindaco Giuseppe Sala con il gonfalone del Comune medaglia d’oro della resistenza e a seguire del comune di Sesto San Giovanni, della Regione, della città metropolitana e di altri comuni dell’hinterland. A seguire le brigate partigiane, in primis la Brigata ebraica con cui sfilano fra gli altri Carlo Calenda, Mariastella Gelmini, la coordinatrice di Italia Viva Raffaella Paita e il consigliere regionale azzurro Giulio Gallera. (ANSA)

14.00 Prodi a Reggio Emilia, “surreale il dibattito sul fatto che non si può dire antifascismo”
“Ci siamo abituati a considerarla una data passata, qualcosa che ha chiuso un periodo di storia e non ci parla di oggi. Invece è stato l’inizio di un nuovo periodo della nostra storia. È dal 25 aprile che sono nati i partiti, i movimenti che hanno poi fatto la Costituzione italiana, alle basi della nostra democrazia”. Così Romano Prodi, dal palco delle cerimonie per la festa della Liberazione a Reggio Emilia. Il 25 aprile “ha chiuso definitivamente il periodo fascista. Chiamiamolo fascista, perché non è che ci sia un’altra denominazione – ha aggiunto Prodi -. Il dibattito sul fatto che non si può pronunciare la parola antifascismo lo trovo surreale. Dobbiamo capire che quello è stato un periodo buio della storia italiana”. (ANSA)

13.55 Presidio Giovani Palestinesi in piazza Duomo a Milano, ‘Palestina libera, Israele fascista’
Sono aumentati nel giro di pochi minuti i partecipanti al presidio organizzato dai Giovani Palestinesi in piazza Duomo a Milano. Al momento sono alcune centinaia che urlato slogan tra cui ‘Palestina libera’ e ‘Israele fascista, Stato terrorista’. Oltre agli attivisti che sventolano le bandiere della Palestina, si sono aggiunti, tra gli altri, quelli del centro sociale T28 e della rete Dax Resiste. Presenti anche bandiere dell’Usb. Un grosso striscione con scritto “Fuori i genocidi dalla storia, con la resistenza palestinese” è stato esposto davanti alle transenne che delimitano lo spazio dedicato agli intervenuti ufficiali, rivolto verso il lato della piazza che dà sulla galleria Vittorio Emanuele. Un altro striscione recita invece “ora e sempre la resistenza si difende”. (ANSA)

La lettera di Ilaria Salis al corteo di Roma

13.30 Nordio fischiato a Treviso durante cerimonia 25 aprile
Fischi e ‘buu’ di disapprovazione sono stati indirizzati al ministro della giustizia Carlo Nordio durante il discorso che stava svolgendo in piazza a Treviso per la festa del 25 Aprile. Il ministro aveva iniziato da poco a parlare, affrontando il tema più caldo di queste ore, sostenendo che la richiesta di dirsi antifascisti “è una domanda retorica, perché avendo noi giurato fedeltà sulla Costituzione – ha sottolineato – è ovvio che siamo antifascisti”. E’ stato a questo punto che si sono levati i fischi dalla folla presente in Piazza dei Signori. Nordio non si è interrotto e ha continuato il suo discorso commemorativo. (ANSA)

Diversi ministri del governo Meloni hanno manifestato in tutta Italia, senza contestazioni: Crosetto a Civitella in Val di Chiana (Ar), Tajani alle Fosse Ardeatine a Roma,  Valditara e Salvini a Milano in Largo caduti milanesi per la Patria, Piantedosi a Frosinone, Sangiuliano e Urso al museo della Liberazione di via Tasso a Roma.

13.20 Santanchè, liberiamo festa da chi la tiene ostaggio
”Liberiamo la festa del 25 aprile da chi la tiene in ostaggio, diventi finalmente la festa di tutti”. Lo scrive su X la ministra del Turismo Daniela Santanchè. (ANSA)

12.50 Mattarella: «Fascismo disumano. Senza memoria non c’è futuro, viva la Liberazione»
Il testo integrale del discorso di Sergio Mattarella a Civitella Val di Chiana (Arezzo) per il 79° anniversario della Liberazione

11.50 Sulmona (Aq), partigiano in piazza a 98 anni: ‘giovani assaporino libertà nel quotidiano’
“I giovani siano più attivi nella vita del Paese. Ci sia più impegno e sacrificio”. L’appello, nel corso della cerimonia del 25 aprile, è arrivato dal 98enne Raffaele Di Pietro, uno degli ultimi testimoni viventi della Brigata Maiella, che ha combattuto nella battaglia di Brisighella. Di Pietro sulle montagne dell’Appennino, lungo l’avanzata per la liberazione di Bologna, rimase ferito a un braccio e a una gamba per l’esplosione di una granata. “Per noi il 25 aprile non è solo un giorno rosso, ma è la festa per eccellenza. Mi voglio rivolgere proprio ai giovani affinché sappiano valorizzare e assaporare la libertà nel quotidiano” ha proseguito Di Pietro, in piazza con tanto di tricolore al collo. (ANSA)

Giuseppe Di Pietro, 98 anni, partigiano della Brigata Majella
“Per noi il 25 aprile non è solo un giorno rosso, ma è la festa per eccellenza. Mi voglio rivolgere proprio ai giovani affinché sappiano valorizzare e assaporare la libertà nel quotidiano”
Gli striscioni della Fnsi e della Rete No Bavaglio al corteo Anpi di Roma
Gli striscioni della Fnsi e della Rete No Bavaglio al corteo Anpi di Roma, foto Contro Corrente Roma

11.40 Presidente Comunità ebraica Roma, ‘accolti con bombe carta. ‘Nessuna reazione contro giornalisti, invito tutti alla calma’
“Sono mesi che la nostra comunità è sottoposta a provocazioni continue se non a veri e propri atti di violenza, che oltretutto riguardano le comunità ebraiche in tutto il mondo: stelle di David sulle case, post sui social con coltelli definiti antisionisti, attacchi alla nostra identità ebraica perfino in televisione, l’oltraggio alle pietre d’inciampo, veniamo additati come colpevoli di tutto quello che succede, con un ritorno a toni e accenti che ricordano un antisemitismo che evidentemente non è mai finito. Viviamo sotto protezione, cercando di continuare a fare una vita normale. E anche oggi abbiamo dovuto manifestare ‘sotto scorta’, solo per ricordare l’eccezionale tributo di testimonianza e militanza contro il nazifascismo che diedero gli ebrei ottant’anni fa”. Lo ha detto il Presidente della Comunità Ebraica di Roma Victor Fadlun. “Abbiamo ancora nelle nostre famiglie le ferite della deportazione nei campi e della persecuzione che non risparmiò neppure i bambini – ha aggiunto – E poi c’è stato il 7 ottobre, e molti nostri parenti e amici si trovano in Israele. Ancora oggi i componenti della nostra comunità, molti giovani, che manifestavano per celebrare il 25 Aprile sono stati accolti con lancio di oggetti e bombe carta. Nessuna reazione c’è stata contro i giornalisti, come qualcuno ha detto. Invito tutti alla calma, seguendo i nostri valori morali che sono quelli della democrazia, soprattutto oggi, e ad avere fiducia nelle istituzioni e nella professionalità delle forze dell’ordine.” ha così concluso (ANSA)

11.36 Landini, mobilitiamoci per la Costituzione: ‘Respingiamo la svolta autoritaria in Italia e in Europa’
“È importante essere qui a Monte Sole perché il movimento operaio e dei lavoratori ha dato contributo decisivo per sconfiggere il nazifascismo a partire dagli scioperi del 1944, quando scioperare significava essere deportati, uccisi e mettere a repentaglio la propria vita”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, lanciando “una grande mobilitazione per affermare i diritti affermati nella nostra Costituzione”. “Essere qui oggi per me è molto importante e non è solo il momento del ricordo, ma di usare quello spirito di resistenza e libertà e quella svolta autoritaria che oggi è in atto in Italia e in Europa va respinta – aggiunge – La democrazia la si difende praticandola e oggi bisogna avere in testa che per difendere la democrazia bisogna applicare la nostra Costituzione e bisogna assolutamente impedire che la cambino e vadano avanti con le leggi folli che stanno proponendo”. (ANSA).

11.12 Sala (sindaco di Milano): non basta dichiararsi antifascisti, serve esserlo
“Non è che non lo riconoscono, non è tanto dichiararsi antifascisti, ma esserlo. Perché dichiararsi è facile, ma se vuoi essere antifascista, per esempio, non devi frequentare in Europa persone e sistemi che invece al fascismo sono vicini eccome”. Così il sindaco di Milano Giuseppe Sala, in Largo caduti milanesi per la Patria per le celebrazioni del 25 aprile, replicando a chi chiedeva perché Antonio Scurati e altre persone sostengono che alcuni ministri non riconoscono il 25 aprile. “Secondo me ormai è diventato troppo una semplificazione dichiararsi antifascisti, bisogna fare anche di più visto il momento delicato” ha aggiunto Sala. (ANSA)

11.00 Mattarella arrivato a Civitella Val di Chiana (Arezzo), dove nel 1944 i nazisti massacrarono 244 civili
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella prosegue le celebrazioni del 25 aprile in Toscana, dove ha raggiunto il paese di Civitella in Val di Chiana (Arezzo), che il 29 giugno 1944 fu luogo di un eccidio nazista di 244 civili. Mattarella è stato accolto dal ministro della Difesa, Guido Crosetto, come rappresentante di Governo. A seguire, il Capo dello Stato, accompagnato dalle autorità ha avviato le iniziative previste stamani a Civitella. La prima è la visita alla Sala della Memoria dove vengono custoditi documenti e atti relativi alla strage del 1944. (ANSA)

10.47 Riccardo Pacifici: “Roma è dei romani e degli ebrei romani, volevano cacciarci”
“La comunità ebraica di Roma insieme a Ucei ha promosso la deposizione della corona a Porta San Paolo. Questa è una consuetudine. Oggi si è creata tensione perché le organizzazioni arabe hanno detto che sarebbero venuti per cacciare i sionisti dalla piazza. Roma è dei romani e degli ebrei romani”. A dirlo è il presidente dell’European jewish association, Riccardo Pacifici. “Vogliono riscrivere la storia, hanno tentato di umiliarci. Per evitare scontri si è deciso con le forze dell’ordine di sciogliere la manifestazione”, ha concluso. (ANSA)

10.45 in migliaia a Monte Sole (Bologna) nonostante il maltempo

  • Migliaia di persone sono arrivate, come ogni anno, sul pratone di San Martino di Monte Sole (Bologna) per celebrare il 25 aprile. Il maltempo di questi giorni e le temperature rigide non hanno fermato famiglie, gruppi di ragazzi, ma anche persone più anziane, accompagnate da figli e nipoti. La mattinata si è aperta con la deposizione delle corone d’alloro a Marzabotto per onorare le 770 persone uccise nell’area di Monte Sole tra fine settembre e i primo giorni di ottobre del 1944. Poi la mattinata è proseguita con un concerto dei cori Le Chemin des Femmes e Le Core e una finzione religiosa della Piccola Famiglia dell’Annunziata. Seguiranno dal palco diversi interventi tra cui quelli del presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e del segretario generale della Cgil Maurizio Landini. (ANSA).
  • “Io sono del 1967 e credevo di rimanere fino alla fine dei miei giorni la prima generazione che mai avrebbe dovuto commentare una guerra in Europa invece abbiamo anche questo. È un momento talmente particolare che c’è bisogno di ricordare”. Lo ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, a Monte Sole per partecipare alle celebrazioni del 25 aprile. “Da quando ho 18 anni vengo a Monte Sole tutti gli anni, è un dovere per noi essere qui. Dovrebbe essere un dovere morale per tutti gli italiani essere qui perché sono questi i luoghi che hanno visto una tragedia di proporzioni immani”, ha aggiunto. “La Costituzione è antifascista, basta leggere l’articolo 3”. (ANSA)

10.41 terminata manifestazione Brigata ebraica a Roma
Si è sciolto il presidio della Brigata ebraica in piazza di Porta San Paolo a Roma. I manifestanti sono stati scortati dalle forze dell’ordine fino a piazza Vittorio Bottego dove si sono poi allontanati. (ANSA).

10.38 corteo pro Palestina a Roma diretto verso il Circo Massimo
Il presidio pro Palestina è partito in corteo da qualche minuto, da Porta San Paolo a Roma, e sta percorrendo viale della Piramide Cesta in direzione Circo Massimo. “Ieri partigiani, oggi antisionisti e antifascisti”, si legge sullo striscione del Movimento degli studenti palestinesi in Italia in testa. Alle casse risuona Bella Ciao. Gli studenti dei collettivi della Sapienza, in mobilitazione contro gli accordi tra l’università e Israele, rilanciano la data del 29 aprile quando si terrà un’assemblea “di costruzione” all’interno dell’ateneo. (ANSA).

10.24 A Torino la Destra contro i partigiani
Militanti del movimento di destra La Barriera nella notte hanno appeso a Torino uno striscione, con la frase ’25 aprile: ricorda i crimini dei partigiani’. “Vogliamo ricordare che i partigiani, che durante ogni 25 Aprile vengono celebrati come degli eroi, si macchiarono di numerosissimi infami crimini e violenze, molti dei quali avvenuti contro donne e civili, a guerra terminata. Soprattutto nella nostra città e nella nostra regione – si legge in una nota del movimento La Barriera Torino – si verificarono moltissimi casi di civili uccisi, di inermi anziane violentate e ammazzate, di donne stuprate e di bambine seviziate dai partigiani. Vorremmo ricordare, ad esempio, i casi di Marilena Grill, Margherita Audisio, Lidia Fragiacomo, Laura Giolo e Giuseppina Ghersi, tutte bambine o giovanissime donne uccise, spesso dopo esser state stuprate e torturate, a guerra finita, dai partigiani, che, oltre che per queste violenze, -conclude la nota del movimento – si resero famosi anche per le continue ruberie e sopraffazioni con le quali tormentarono la popolazione”. (ANSA)

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella all'altare della patria il 25 aprile 2024
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella all’altare della patria il 25 aprile 2024, foto Ansa

10.23 Meloni all’altare della patria a Roma
“Nel giorno in cui l’Italia celebra la Liberazione, che con la fine del fascismo pose le basi per il ritorno della democrazia, ribadiamo la nostra avversione a tutti i regimi totalitari e autoritari. Quelli di ieri, che hanno oppresso i popoli in Europa e nel mondo, e quelli di oggi, che siamo determinati a contrastare con impegno e coraggio. Continueremo a lavorare per difendere la democrazia e per un’Italia finalmente capace di unirsi sul valore della libertà”. Lo scrive sui social la premier Giorgia Meloni. (ANSA)

10:19 – Anpi Milano: «Molti ministri non riconoscono ancora il 25 Aprile»
«Che la politica si interessi al 25 Aprile è una buona cosa, l’importante è che venga riconosciuto il suo valore, cosa che purtroppo non vedo e non sento». Lo ha detto il presidente di Anpi Milano Primo Minelli a margine della deposizione delle corone per la festa della Liberazione a Palazzo Marino, sede del Comune. «Molti ministri non riconoscono tutt’ora il 25 aprile, sento dire che il 25 aprile è divisivo. Siamo nel 2024, divisivo rispetto a cosa? Non si capisce – ha aggiunto -. Tenendo conto che la Resistenza l’hanno fatta tutte le forze politiche, la Costituzione l’hanno votata tutti tranne il Movimento sociale».

10.18 Anpi Milano, ‘il corteo di oggi supererà le polemiche’
“Mi aspetto un grande 25 Aprile, partecipato. I nostri segnali ci dicono che sarà molto partecipato, con una manifestazione unitaria, pacifica e che supererà tutte le polemiche preparatorie che ci sono state”. È l’auspicio e la convinzione di Primo Minelli, presidente di Anpi Milano, a margine della deposizione delle corone per la festa della Liberazione davanti a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano. “Il nostro slogan principale, come ho sempre detto, è ‘Viva la Repubblica antifascista’. Ovviamente è una festa ma con il clima generale si fa fatica a immaginare una festa, quindi lo striscione che abbiamo preparato ‘Cessate il fuoco ovunque’ – ha aggiunto in riferimento alle polemiche della comunità ebraica -, è uno striscione che tenta di dare una risposta di pace a un problema di guerra che è aperto. Alla fine la Resistenza è stata guerra alla guerra”. Al corteo di oggi “ci sarà” anche lo scrittore Antonio Scurati, “stiamo valutando con il sindaco l’opportunità e la disponibilità di farlo venire sul palco” a leggere il suo monologo “censurato dalla Rai” ma “lo diremo all’ultimo momento”, ha concluso. (ANSA).

La lapide vandalizzata dai fascisti a Roma il 25 aprile, foto Facebook

9.45 ‘partigiano stupratore’, sfregio a lapide a Roma
Una scritta con vernice rossa ‘Partigiano stupratore assassino’ sulla lapide per il 25 aprile di Forte Bravetta. Ne danno notizia Elio Tomassetti, presidente del Municipio Roma XII e Daniela Cirulli, presidente dell Anpi XII. “Inizia così il nostro 25 aprile – affermano – I fascisti, d’altronde non cambiano mai. Questo gesto dimostra l’attualità della lotta antifascista oggi e un motivo in più per essere tanti nei luoghi in cui deporremo le nostre corone in ricordo dei martiri della Resistenza, e per essere dalle 12.30 fino a sera a Forte bravetta. Ringraziamo la Questura di Roma e il Servizio decoro di Roma Capitale che sono già a lavoro per coprire questo scempio”. (ANSA).

8.22 Roma, dalla comunità ebraica sassi contro cronisti e i manifestanti pro Palestina

  • “Terroristi” e “assassini”. E’ il grido partito dal corteo della Brigata ebraica verso il presidio dei movimenti palestinesi, nel corso delle celebrazioni del 25 Aprile a Piazzale Ostiense, a Roma. I due presidi si sono avvicinati, a dividerli il cordone della polizia, mentre gli esponenti della comunità ebraica depongono la corona di fiori. (ANSA).
  • Momenti di tensione a Porta San Paolo a Roma, dove si stanno svolgendo le celebrazioni del 25 Aprile. “Fascisti”, è il grido che parte dal presidio dei movimenti palestinesi al gruppo della brigata ebraica, e ancora “Fuori Israele dalla storia”. “Basta alla violenza di chi giustifica un altro genocidio nei giorni nostri”, scandisce un ragazzo di Cambiare Rotta a cui rispondono con fischi e insulti. La polizia ha creato due cordoni di sicurezza tra i gruppi. (ANSA).
  • Tensione tra i manifestanti della Brigata ebraica e Pro Palestina a Roma, a Porta San Paolo, nel corso delle celebrazioni per il 25 Aprile. Tra i fischi e gli insulti è stato lanciato anche qualche petardo. A ogni “Free Free Palestine” dei movimenti pro Palestina sono seguiti insulti e gestacci dalle file della Brigata ebraica. Sono volati anche barattoli contro i movimenti pro Palestina e sassi contro i cronisti. Diversi cordoni di polizia hanno tenuto separati i manifestanti. (ANSA)
  • La brigata ebraica aveva iniziato a lasciare Porta San Paolo a Roma, in occasione delle celebrazioni del 25 Aprile – percorrendo pochi metri – quando è tornata indietro ed è stata bloccata dalle forze dell’ordine. Qualcuno dei partecipanti ha poi tentato di superare più volte e nuovamente i cordoni di sicurezza per raggiungere il presidio pro Palestina. “Fino a che non se ne vanno noi restiamo qua”, hanno detto i pro Palestina verso la Brigata ebraica. I ragazzi dei collettivi universitari vorrebbero partire in corteo verso la Fao. (ANSA).
  • Durante il lancio dei sassi un cronista di un sito d’informazione online è stato colpito sul naso, mentre un operatore tv alla testa. Entrambi non hanno riportato conseguenze e continuano a svolgere il proprio lavoro. (ANSA).