Adesso provate a dirmi tutto quello che abbiamo studiato sull’orientamento e sulla bussola.

«Io a casa ho una bussola, maestro. La posso portare?».«La bussola è come un gioco». «L’orientamento vuol dire… Vuol dire che tu devi andare in un posto, per esempio al parco, ma non sai che strada fare. Invece, se sai l’orientamento, ci sai andare». «Orientarsi vuol dire capire dove sei». «Anche io a casa avevo una bussola. L’avevo trovata come regalo in un pacchetto delle patatine, una volta». «Ma quella è una bussola giocattolo, non è una bussola vera». «No, era una bussola vera. Aveva i punti cardinali e anche la lancetta che si muoveva». «Orientarsi vuol dire sapere dove si è e dove si vuole andare». «Anche mio padre a casa ha una bussola e una volta me la ha fatta vedere». «Anche io una volta. Anzi, non io, veramente, ma mia sorella. Una volta è andata a fare una gita scolastica in Val Camonica e ha trovato un negozio che vendeva una bussola e l’ha comprata. E’ di plastica ma è bella. E poi funziona veramente!». «Vuol dire che direzione dobbiamo prendere per andare in un certo posto. Insomma, la strada che dobbiamo fare per andarci».

Chi mi sa dire quali sono i punti cardinali

«Sono quattro: destra, sinistra, in alto e in basso». «No, non sono quelli!». «Sono il Nord, il Sud, il… L’ovesto e l’est». «Il Nord è in alto». «Il sole, al tramonto, nasce a Est. Perciò il punto dove vedi che nasce il sole, se è una bella giornata che non ci sono le nuvole o la pioggia, quello è l’Est. Invece dove tramonta, quello è l’Ovest». «Poi ci sono il Nord e il Sud. Uno da una parte e uno dall’altra parte». «Però nella cartine geografiche è come dicevo io: il Nord è in alto, il Sud è in basso, l’Est è a destra e l’Ovest è a Sinistra. In tutte le cartine geografiche è così». «Solo in quelle appese o anche in quelle sul libro?». «In tutte. Perché poi c’è sempre l’alto e il basso anche se le cartine non sono appese».

Come facevano tanto tempo fa gli uomini a capire dove erano?

«Facevano dei segni sulla terra. Prima però ci piantavano un bastone per vedere l’ombra». «No, guardavano il sole. I raggi del sole e le ombre che facevano le cose, tipo un albero o un bastone». «Loro non avevano l’orologio ma guardavano il sole. In che posizione del cielo era il sole. Perché se stava per andare a dormire, allora vuol dire che tra pco era buio e allora era sera, quella era la sera e poi arrivava anche la notte. Se invece era l’alba, voleva dire che era mattina e bisognava andare a scuola». «Di notte gli uomini antichi guardavano la Stella Polare, perché lei è a Nord». «Di giorno invece guardavano il cielo. Anzi, il sole. Infatti il Nord si chiama anche Settentrione e il sole invece si chiama anche Meridione. Come il Nord e il Sud dell’Italia».

E la bussola cosa è?

«La bussola è come un orologio. Rotonda. Ma non ha due lancette. Ha solo una lancetta». «Non è come l’orologio, però. Perché non ci sono i numeri delle ore, sulla bussola. Invece dei numero ci sono N che vuol dire Nord. S che vuol dire Sud. O che vuol dire Ovest. E che vuol dire Est. Insomma, ci sono solo le iniziali dei punti cardinali». «La lancetta si muove in un modo strano, nella bussola, perché non va sempre avanti come le lancette dell’orologio. Va… Va dove gli pare, la lancetta. Dipende da dove vai tu. Da come stai camminando». «No, la lancetta si muove pochissimo e lei segna sempre dove è il nord».

A cosa serve?

«La bussola serve perché mettiamo che c’è la nebbia., come fai a orientarti? Oppure la pioggia. Oppure è nuvoloso. Anche dio notte. Perché le nuvole certe volte ci sono anche di notte e non si vede neppure la luna. Figurarsi la stella polare. Insomma, certe notti non si vede niente. Ecco, allora tu puoi guardare la bussola e sai sempre dove sei. Insomma, sai sempre dove è il Nord, se vuoi andare a Nord. Se invece vuoi andare a Sud, vai dalla parte opposta».