Il senato ha approvato all’unanimità la proposta di legge che dà alle vittime minorenni di violenze e aggressioni la possibilità di ottenere dai gestori dei siti Web l’oscuramento dei dati che li riguardano. Secondo il relatore Francesco Palermo (Aut), l’Italia è «uno dei primi paesi a legiferare in materia».

La legge definisce il cyberbullismo come «qualsiasi forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d’identità, alterazione, acquisizione illecita, manipolazione, trattamento illecito di dati personali in danno di minorenni, realizzata per via telematica». Ma è anche la diffusione di contenuti online «finalizzata a isolare un minore o un gruppo di minori ponendo in atto un serio abuso, un attacco dannoso, o la loro messa in ridicolo».

Oltre all’oscuramento dei dati, la norme prevede l’ammonimento dei «bulli» minorenni da parte del Questore, i cui effetti cesseranno al raggiungimento della maggiore età.