Qualche decennio fa se dichiaravi una scelta «veg» ottenevi reazioni tipo «e mangi solo l’insalata?» o «non sai cosa ti perdi!». Peggio ancora se collegavi macelli e guerre, zootecnia e fame nel mondo, carne e clima. Più potabili erano il no alle pellicce e alla caccia.

SOFFERENZE E DIRITTI violati sono ancora un oceano insopportabile («L’inferno per gli animali non esiste; ci sono già dentro»: Victor Hugo), ma ha fatto passi avanti la «consapevolezza che fare animalismo e antispecismo, battagliare per i diritti dei più deboli fra i deboli, è fare politica», argomenta Gianluca Felicetti ne La politica degli animali (People Idee).

UN’EVOLUZIONE CHE DEVE molto a una «maratona di cuore, mente, gambe» compiuta da tanti attivisti e associazioni, raccontata in oltre 200 pagine avvincenti, fra storie, azioni, retroscena, documenti. Visto da dentro. Infatti, Gianluca Felicetti, dal 2006 presidente della Lav, si affaccia da ragazzo nel 1979 a questa organizzazione per i diritti degli animali (nata in primis contro la vivisezione, un orrore svelato da Imperatrice nuda, di Hans Ruesch; fece epoca). Da allora l’impegno professionale e la militanza dell’autore sono ininterrotti. Campagne italiane ed europee (abolizione dei test cosmetici sugli animali, condizioni negli allevamenti, cambiamento del Codice penale). Risoluzioni e proposte di legge. Autore in trasmissioni radio e televisive. Partecipazione a comitati appositi presso amministrazioni locali e ministeri. Docenze in master universitari.

«PER AIUTARE GLI ANIMALI è necessario conoscere bene perché e come vengono utilizzati e sfruttati, così come le normative e il funzionamento delle istituzioni che le approvano e di quelle che sono chiamate a controllare l’applicazione».

NESSUN ESSERE E’ ESCLUSO, fin dal disegno di copertina. Cavalli farfalle pesci uccelli buoi polpi galline rettili. L’autore ripercorre la storia: dalla zoofilia all’antispecismo, passando per protezionismo e animalismo. Negli anni 1960 e 1970 gli stessi «amanti degli animali ne difendevano solo alcuni: quelli più vicini a noi (come cani e gatti), quelli più simpatici (come delfini e koala) o quelli più lontani (come le balene)».

MA POI PARTE L’ATTACCO pubblico e organizzato contro tutte le sofferenze degli animali, di ogni animale, con le prime manifestazioni contro pellicce, circhi, vivisezione e sperimentazione, i tentativi di referendum nazionali contro la caccia. Solo dopo altri anni iniziano a essere trattati apertamente i temi degli allevamenti e delle scelte alimentari.

E SI ARRIVA, OGGI, al Programma Onu per l’ambiente che fra le cause di malattie e zoonosi indica la domanda di proteine animali, l’intensificazione dell’allevamento, il commercio e consumo di animali selvatici. Intanto, nazioni inaspettate (Paesi bassi, Danimarca) finanziano la transizione alimentare fuori dalla zootecnia.

PURTROPPO, L’EUROPA ora delude. Anticipatrice dei tempi con una storica risoluzione su benessere animale e diritti, approvata agli inizi degli anni 1990, nel 2009 riconosce nel Trattato di Lisbona gli animali come esseri senzienti (non più «prodotti agricoli»), introduce direttive. Ma fallisce nella riforma della Politica agricola comune e nella Strategia Farm to Fork. I lobbisti a Bruxelles sono potentissimi; un riuscito spionaggio animalista – descritto nel libro – smaschera connivenze, fa nomi e cognomi.

IN ITALIA, TEMPI DURI, soprattutto per quelle specie di animali selvatici che si pretenderebbe di eradicare violentemente, ignorando possibili interventi incruenti per contenerne il numero. Poi, da 24 anni esce il rapporto Lav Zoomafie sulle attività criminali. E perché l’Italia non segue altre nazioni nell’imporre lo stordimento preventivo alla macellazione, per tutte le specie e situazioni?

IMPORTANTI LE INIZIATIVE sociali Lav: per i detenuti dell’isola di Gorgona, gli animali sono adesso compagni di vita e non più esseri da allevare per poi macellarli; a Roma gli ultraottantenni e i senzatetto ricevono sostegni per i loro cani e gatti. E la Lav ha un servizio apposito per interventi nei disastri.

SI PARLA DI POLITICA, dunque non mancano le pagelle delle varie formazioni politiche. E il nutrito programma VoteForAnimals (in Italia Anche gli animali votano) proposto dal mondo antispecista ai candidati europei 2024…