«Lavoriamo senza sosta da ieri sera (mercoledì, ndr). Stiamo facendo il massimo dello sforzo per assicurare i due fuggiaschi alla giustizia. Battute e ricerche sono ancora in corso a Roma e provincia per prenderli al più presto». Misura bene le parole il questore di Roma Nicolò D’Angelo. Sa bene che bisogna fare a fretta a arrestare i due rom, uno dei quali minorenne, che mercoledì sera in una via alla periferia nord di Roma per sfuggire a una volante della polizia hanno travolto e ucciso una cittadina filippina di 44 anni, Perez Corazon Abordo e ferito altre otto persone, tre italiani e cinque stranieri. Con loro, a bordo della Lancia Lybra grigia lanciata a velocità folle in mezzo ai passanti, cera anche una ragazza di 17 anni, che non è riuscita a fuggire ed è stata arrestata dagli agenti. Deve rispondere di concorso in omicidio volontario, la stessa accusa contestata anche ai due ricercati, Tutti e tre vivevano nel campo nomadi di Monachina, che mercoledì sera è stato circondato dalle forze dell’ordine sia per ricercare i due uomini, sia per proteggere gli altri abitanti del campo da possibili reazioni violente degli abitanti del quartiere. Il questore di Roma sa bene che trovare assicurare alla giustizia gli altri due responsabili serve anche a calmare gli animi, impedendo a quanti stanno speculando su quanto accaduto di continua a soffiare sul fuoco.

La ragazza arrestata è la moglie del minorenne, anche lui di 17 anni e i due hanno una bambina di 10 mesi. L’uomo sarebbe invece il padre del ragazzo. Secondo i familiari i due giovani mercoledì sera stavano portando l’uomo in ospedale perché sofferente di cuore. «Sto provando a chiamare mio figlio al telefono ma non risponde. Ha 17 anni, forse ha paura della polizia», ha spiegato la madre del ragazzo, sconvolta per quanto fatto dal figlio. «Gli diciamo di tornare da noi, poi deciderà il magistrato cosa fare», ha invece aggiunto la sorella del ragazzo, Claudia.

Sono invece fortunatamente tutte fuori pericolo gli otto feriti. La più grave, una donna di 37 anni anche lei di origine filippina trasportata in codice rosa allospedale San camillo con una frattura craica con conseguente emorragia, non sarebbe più in perciolo di vita. Un’altra filippina, Eugenia Teotema Alvarez, 44 anni, è stata sottoposta a un intervento chirurgico all’omero e le sue condizioni non destano preoccupazioni. Nell’obitorio dell’ospedale romano si trova invece la salma dell’unica vittima dell’incidente. Ieri il Campidoglio ha fatto sapere che si farà carico delle spese dei funerali.