Con il concerto, davanti a 7mila spettatori, degli scozzesi Franz Ferdinand, preceduti da The Cribs, si è chiusa sabato sera l’edizione 2014 del festival Postepay Rock in Roma, rassegna che è ormai un appuntamento consolidato nel panorama musicale estivo italiano e che con le ultime tre edizioni, che hanno portato Radiohead, Springsteen e quest’anno i Metallica (per non parlare dei Rolling Stones al Circo Massimo, evento seppur fuori rassegna comunque collegato strettamente alla kermesse capitolina), ha raggiunto uno status internazionale di assoluto livello.

A certificare il fatto sono state le presenze che quest’anno hanno raggiunto quota 200mila, di cui ben 150mila giunti da fuori Roma, con prevalenza dal sud della Penisola, sud che, pur con qualche eccezione – vedi ad esempio l’Ypsigrock che il prossimo fine settimana porterà a Castelbuono, in provincia di Palermo, alcuni nomi di spicco della scena indipendente, dai Belle & Sebastian ai Wild Beasts, da Anna Calvi agli Archie Bronson Outfit, o il recente Siren Fest a Vasto, in Abruzzo – resta ancora troppo fuori dai grandi circuiti internazionali.

A fare la parte del gigante è stata ovviamente la performance dei Metallica “By Request”, con oltre 30mila spettatori in attesa già dal pomeriggio, quando gli amplificatori hanno rimandato i suoni metal di Kvelertak, Volbeat e Alice in Chains, ma non hanno certo tradito le aspettative, almeno dal punto di vista dei numeri, i concerti dei canadesi Arcade Fire, dei Black Keys e del nostro Caparezza, tutti con oltre 10mila spettatori, ma in generale tutti gli appuntamenti in cartellone, dai Queens of the Stone Age ai Palcebo, dagli Afterhours agli Editors, da David Guetta ai Prodigy con i Die Antwoord, da Paolo Nutini ai Bastille, fino agli Avenged Sevenfold e ai Thirty Seconds to Mars, hanno avuto un riscontro di pubblico più che accettabile.

Anche se non tutto è andato come sperato, soprattutto a causa del maltempo di un’estate bizzosa e che ha costretto all’annullamento di un’altra serata “metal” molto attesa, quella che avrebbe visto sul palco due mostri sacri del genere, Rob Zombie e Soulfly (i Megadeth avevano già dato forfait annullando l’intero tour europeo), l’edizione 2014 ha comunque portato a casa, oltre al successo di pubblico, anche numeri importanti dal punto di vista economico, con un indotto di oltre 13milioni di euro.

Archiviata quindi questa edizione, gli organizzatori Max Bucci e Sergio Giuliani stanno già lavorando a quella del prossimo anno per la quale promettono un altro grandissimo nome del rock internazionale, e già si sono aperte scommesse (virtuali) e illazioni su quale potrà essere l’headliner dell’edizione 2015. Noi puntiamo sui Tool, ma Bucci e Giuliani su questo mantengono un riserbo totale.