i apre ufficialmente la stagione dei rinnovi dei grandi contratti: i metalmeccanici – più di 1,5 milioni di lavoratori in 30 mila aziende – ieri hanno lanciato la piattaforma unitaria Fim, Fiom e Uilm, approvata dai delegati di tutta Italia. Accanto ad un aumento in busta paga di 280 euro nel triennio 2024-2027 per il livello civ.3, i sindacati confederale vogliono avviare una fase di sperimentazione contrattuale con l’obiettivo di raggiungere progressivamente una riduzione dell’orario di lavoro a 35 ore settimanali, senza tagli sul salario. Un’esperienza a cui la Motor Valley bolognese fa da apripista.

«Il contratto nazionale è la nostra Costituzione sul lavoro, in cui sono espressi i diritti fondamentali e inviolabili delle lavoratrici e dei lavoratori. Il salario, l’orario, la stabilità del lavoro, la salute e la sicurezza, la formazione, il welfare e la parità di genere sono i pilastri di questo rinnovo», afferma Michele De Palma, segretario generale Fiom, ricordando che la piattaforma «è frutto di un lavoro collettivo che è partito dall’ascolto di iscritte e iscritti, delegate e delegati ed è ora la nostra bandiera di rivendicazione verso il sistema delle imprese». «Abbiamo messo al centro l’avvio della sperimentazione della riduzione di orario di lavoro a parità salariale a 35 ore per poi estenderla a tutti i lavoratori del settore», sottolinea il leader Uilm Rocco Palombella. «È un rinnovo ambizioso e sfidante», sottolinea il segretario generale Fim Cisl Roberto Benaglia.