Proiezione sotto stretta sorveglianza al Senato della Repubblica. E’ quanto potrebbe accadere il prossimo 20 ottobre quando a Palazzo Madama verrà proiettato il documentario «Archiviato. L’obbligatorietà dell’azione penale in Val Susa» in cui si racconta la gestione giudiziaria delle numerose querele presentate da attivisti No Tav per le lesioni e le percosse subite a seguito di arresti e fermi successivi alla loro partecipazione a manifestazioni di protesta. Tutti i relativi procedimenti penali si sono conclusi con archiviazioni che, come mostra il documentario, sono decisamente discutibili. La decisione sull’uso di una sala spetta al presidente del Senato Pietro Grasso che prima ha negato l’autorizzazione e poi, dopo richiesta di spiegazioni da parte del senatore Luigi Manconi, ha convocato – con una procedura alquanto anomala – il Consiglio di presidenza nel quale si è deciso il via libera alla proiezione solo se Manconi si assumerà la responsabilità di quanto sarà proiettato e detto. Il tutto condito dall’intervento del senatore Gasparri che ha promesso la presenza in sala di polizia e carabinieri per controllare l’iniziativa.