«Quindi avete trovato un libro accademico scritto da un rinomato storico in un campus universitario? Che orrore!». Sui social lo scherno nei confronti della polizia di New York che ha effettuato lo sgombero della Columbia è alle stelle: su X il vicecommissario delle operazioni di Nypd, Kaz Daughtry, ha infatti postato in tutta serietà il “bottino” sequestrato agli studenti rimossi da Hamilton Hall alla Columbia University. «Maschere antigas, tappi per le orecchie, elmetti, occhialini, nastro adesivo, martelli, pugnali (in realtà taglierini, ndr), corde, e un libro sul TERRORISMO (sic)». Il testo incriminato – Terrorism: A Very Short Introduction, pubblicato dalla Oxford University Press – è un testo accademico dello storico e docente dell’Università britannica di Keele Charles Townshend. Del suo campo di ricerca peraltro, si legge sul sito dell’Università, fanno parte «la violenza politica e il terrorismo, la pubblica sicurezza, i poteri di emergenza e la contro-insurrezione in Irlanda e in Palestina durante il dominio britannico».

A rassicurare gli agenti sul fatto che non si trattava del manuale del bravo terrorista sarebbe forse bastata la scritta Oxford in basso a destra sulla copertina, ma il vicecommissario Daughtry continua drammaticamente il suo post osservando che «questi non sono gli strumenti di studenti in protesta, sono gli strumenti di agitatori, di persone che stanno tramando qualcosa di nefasto».
Oltre alla dimensione assurda di indicare un lavoro accademico – all’interno di un’università – come qualcosa di sospetto e perfino riprovevole, però, dice lo stesso Charles Townshend raggiunto via mail dal manifesto, questa gaffe poliziesca ha un risvolto molto più cupo. «Condivido, parola per parola, l’osservazione sull’assurdità. Tuttavia, anche se sarebbe semplice liquidarlo come un esempio di quanto la polizia sia inconsapevole di ciò che fa, nelle attuali circostanze di diffusa preoccupazione per le libertà accademiche l’accaduto ha un risvolto minaccioso – un’implicazione per cui scrivere di questi argomenti significa incoraggiare attività nefaste – che è inquietante».