Non esistono solo i «Grandi conflitti». Esistono anche quelli minori, quelli fuori dai radar dei grandi media, vuoi per la loro collocazione geografica o per la difficoltà a comprenderne alcune complessità. Così questo genere di guerra finisce per essere una linfa preziosa di quel giornalismo di qualità, perso tra titoloni e news sfornate ogni dieci minuti on line.

E non è un caso che a pubblicare resoconti di questi conflitti, siano sperimentazioni editoriali, al passo e talvolta forse in anticipo sui tempi. È il caso di «Fucili contro Burma. Giungla, oppio e religione: la guerra dei Kachin» di Gabriele Battaglia, Nicola Longobardi, pubblicato nella forma ebook dalla casa editrice digitale Informant (2,99 euro scaricabile o dal sito http://inform-ant.com/ o da Amazon). Intanto due parole su Informant, piccolo ma dinamico editore (l’ultima sua pubblicazione è un’inchiesta economica sul calcio, («All’ultimo stadio. Il business del calcio, verità, menzogne e numeri») che ha scelto di pubblicare piccoli libri, sperimentando il «long form journalism», reportage lunghi, talvolta narrativi e capaci di mischiare in pieno le nuove tecnologie.

Leggendo il libro, si possono cliccare i contributi grafici e i video che permettono un completamento dell’esperienza di lettura. Nel libro di Battaglia (le foto sono di Nicola Longobardi), si racconta di un conflitto nascosto. I due autori «attraversano il confine tra Cina e Birmania: è l’inizio di un viaggio nello Stato Kachin, un territorio squassato da un conflitto lungo oltre 50 anni contro il potere centrale». I racconti appaiono arrivare da secoli fa, tra tra mine antiuomo e traffici di eroina, trincee scavate a pochi metri dal nemico «e fanatici cristiani e buddhisti, fianco a fianco con soldati spediti al fronte in infradito che raccomandano l’anima al crocifisso, al Che o alla loro squadra di calcio preferita».

Reportage e interviste, guerra di posizione e politica. In un luogo ormai strategico per tutto il mondo si svolge una guerra sotterranea e misteriosa. Che una nuova forma di giornalismo ed editoria, tentano di raccontare al grande pubblico.