C’è stata una figura intellettuale avventurosa, nella storia di Genova, che ha lasciato segni importanti in varie discipline. Si chiamava Enrico d’Albertis, visse tra la metà dell’Ottocento e quella del secolo successivo. Fu capitano di nave (il primo italiano ad attraversare lo stretto di Suez), fotografo, scrittore, etnografo, viaggiatore instancabile: raccolse migliaia di testimonianze e oggetti dalla varie culture del mondo, di cui fece i il giro tre volte, nella vita. Un giorno, messa da parte la foga cogente del viaggio acquistò sulle alture di Genova i resti di un castello medievale: nel 1892 era pronto il suo nuovo castello, capolavoro di eclettismo stilistico. Oggi il Castello del Capitano è sede del Museo delle Culture del Mondo, e festeggerà i suoi vent’anni di attività, con iniziative culturali continue, per tutto il 2024. Intanto, il 19 scorso, s’è aperto il nuovo spazio MMM, sigla che riassume tre attività fondamentali e innovative di Echo Art, l’associazione che gestisce il Festival Musicale del Mediterraneo attivo da un quarantennio e che nel Castello del Capitano ha trovato una sorta di seconda casa: le tre “emme” stanno per Musiche, Musicoterapia e Mediterraneo. Esempio innovativo, sorprendente ed elegante assieme di allestimento interattivo che mette in relazione la conoscenza delle culture musicali del mondo, i principi base delle “musica per curare”, l’occhio e orecchio.

L’OCCHIO può gustare una mostra fotografica di Michele Ferrari su musiche, riti e contaminazioni musicali nel Mediterraneo, rimbalzo di culture, di saperi, di incontri testimoniate peraltro da una notevole esposizione di strumenti etnici messi in relazione con i flussi di civiltà e saperi musicali: con indicazioni programmatiche quali Venti dall’Est, Grecofonie, Suono sacro. Nelle sale itos – Sit On Sound, una poltrona sonora che fa letteralmente attraversare il corpo dal suono e Sensoriale, una pedana lignea vibrante pensata per il rilassamento. In giro, oggetti sonori tradizionali e costruiti ad hoc di libera fruizione: a disposizione di tutti, e in particolare a persone con disabilità cognitive, ipovedenti, sordi, o con algesie dovute a diverse forme patologiche. La musica del mondo, anzi, dei mondi mediterranei, cura.