Il presidente yemenita Hadi ieri ha risposto alle Nazioni Unite e alla loro road map un po’ a sorpresa: «Il presidente ha ricevuto [l’inviato dell’Onu] Ismail Ould Cheikh Ahmed e ha rigettato la proposta», dice una fonte governativa. L’ha rigettata perché, per la prima volta, il Palazzo di Vetro ha chiesto la rimozione del principale alleato saudita.

La road map – ancora non ufficialmente pubblica – prevede il ritiro dalle zone occupate e l’abbandono delle armi da parte dei ribelli Houthi (come stabilito dalla risoluzione Onu 2216), ma anche la creazione di un governo di unità senza la figura divisiva di Hadi. Il presidente dovrebbe cedere i poteri ad un premier scelto congiuntamente che poi formerebbe un esecutivo di unità.

Un duro colpo per l’Arabia Saudita che, infatti, non commenta. Lo fanno invece gli Emirati Arabi, braccio destro di Riyadh nella coalizione anti-Houthi: Abu Dhabi ha dato il suo ok alla proposta Onu, che però senza l’approvazione saudita resterà lettera morta.

E il conflitto va avanti con il suo carico di morte: l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha denunciato un aumento repentino dei casi di colera, 1.410, per lo più nelle zone di Aden, Taiz e Sana’a.